Fulvio Rombo racconta il suo ultimo romanzo "Era meglio orfani"
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“Ogni tanto alterno il lavoro di psicologo a quello di scrittore” sorride Fulvio Rombo, che in questo periodo sembra veramente in gran forma: terzo posto in un concorso di scrittura nazionale e un romanzo caldo di forno.

“Quando partecipo ai concorsi scrivo racconti gialli e noir, che toccano tutti i temi cari all’uomo: la morte, la verità, la ricerca“, ci spiega Fulvio.

Ma “Era meglio orfani” tocca tutta un’altra tematica: il racconto, infatti, si incentra sulle vicissitudini della classe di un liceo della fantomatica città di San Remigio, ma anche dei loro tutori che dovrebbero essere per loro una guida, finendo però, per ritrovarsi ancora più sperduti di loro.

Il romanzo è edito dalla Giulio Perroni tramite il brand L’erudita; nonostante questa sia la prima opera di narrativa dello psicologo, egli aveva già pubblicato Sorsi d’anima esattamente undici anni fa, la sua raccolta di poesie.