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Tra un mese esatto sarà già tempo di bilanci per il Festival n.73 ma oggi a Sanremo sono in pieno corso di svolgimento e sotto gli occhi di tutti i lavori per la realizzazione del palco sul solettone di piazza Colombo.

Ad occuparsene sono gli operai specializzati del Gruppo Eventi che fa capo a Vincenzo Russolillo, ideatore di Casa Sanremo e confermato gestore del Palafiori anche per questo Festival dopo una serie di ricorsi con un’associazione temporanea d’impresa, un concorrente che ad un certo punto sembrava aver ribaltato lo status-quo degli ultimi anni.

Se all’interno della struttura di corso Garibaldi, affidata dal Comune alla locale Fondazione Orchestra Sinfonica, l’allestimento di Casa Sanremo procede a porte chiuse proprio come all’interno dell’Ariston con le maestranze Rai all’opera per creare il nuovo palco, nella centrale piazza Colombo non ci possono essere segreti, anche perché tutta quella zona lato mare, dal bar sino all’edicola, è diventata off-limits per i pedoni.

Sono almeno una ventina le persone al lavoro per tirare su il palco che come nel 2020 ospiterà performance e show-case di artisti conclamati come quelli che si esibiranno all’Ariston ma anche giovani emergenti, tutti con il compito di far respirare aria vera di Festival anche per chi non riesce a trovare posto in teatro, un regalo per le migliaia di persone che affolleranno Sanremo e dintorni nel periodo dal 7 all’11 febbraio, confezionato come tre anni fa grazie all’accordo tra Palazzo Bellevue e Rai Pubblicità.

In queste ore si stanno preparando le basi per sistemare il palco, successivamente quando il peso di attrezzature e macchinari si farà davvero importante verranno posti sostegni metallici nell’autostazione coperta della Riviera Trasporti per evitare brutte sorprese al ‘solettone’.

A proposito di lavori a Sanremo, un rapido sopralluogo nella zona di Pian di Poma ha svelato la ripresa dei lavori per il rifacimento del manto in erba sintetica del campo di calcio a 11, un appalto che era stato affidato a Edilcantieri e Italgreen alla fine di agosto e che aveva dovuto sopportare un aumento dei costi pari al 10%, lievitando così a 550mila euro. Dopo un rallentamento del cronoprogramma che ha fatto sorgere più di un dubbio e di una polemica, la posa del nuovo manto sintetico è ripresa e risulta essere arrivata ad oltre un terzo dell’intera superficie.