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La vittoria schiacciante della Lista Scajola conferma, tutto sommato, quanto pronosticavano gli exit poll: nove consiglieri contro uno. Sostanzialmente Cristian Quesada sottrae il posto a Daniele Ventimiglia, già appartenente al precedente emiciclo.

Il dato più sconfortante sono i 501 votanti (498 le schede valide) su 766, corrispondenti al 65,41 %. Un astensionismo che sfiora il 35%: insomma, diventa difficile prendersela con i cittadini che non vanno alle urne, se nemmeno i politici stessi votano.
Voto ponderato e metodo d’Hondt: sistemi che non si capisce bene se siano raffinati o cervellotici. La preferita è Paola Carli ed esulta la valle Arroscia per la consigliera di Mendatica che è la più votata tra i grandi elettori (Imperia e Sanremo) ed anche tra le preferite dell’entroterra. Quasi mille punti di differenza, nel voto ponderato, su Armando Biasi. Era già successo, lo scorso maggio, che il capoluogo applaudisse una donna (Laura Gandolfo) quale più votata della tornata. Allora il metodo, delle Comunali, era più sbrigativo: ogni scheda valida, valeva un voto.

Il primo cittadino di Vallecrosia e quello di Taggia (Mario Conio) chiudono il podio virtuale. Quesada sale fino al sesto posto e conquista l’unico scranno di ‘Riviera Bene Comune’ – che ha annoverato anche la meno votata Norma Daccò con una sola preferenza -. Vallecrosia sarà così la città più rappresentata in Consiglio. Poco prima dell’ufficialità, lo accoglie il presidente Scajola che stringendo la mano dice: “ Benvenuto “.
Ma intorno al voto del segretario provinciale PD orbita la polemica: stando ai calcoli della minoranza imperiese (Ivan Bracco e Lucio Sardi), presente in sala  per sostenere Daniela Bozzano, l’opposizione del capoluogo avrebbe preferito la ‘lista Scajola’: chi saranno i franchi tiratori? Risposta sulla quale gli esponenti rifletteranno a lungo – con la minoranza sembra quanto mai frantumata – ma che vede l’ intervento tranchante di Quesada: “Evidentemente chi ha votato per Scajola, non può definirsi parte dell’ opposizione”. Anche perché, per pochi voti riconducibili proprio ai grandi elettori, la Bozzano è rimasta fuori togliendo la possibilità alla lista di ottenere due poltrone.

Di seguito, l’elenco dei dieci consiglieri entranti: Paola Carli (consigliere comunale di Mendatica )  voti ponderati 9516; Armando Biasi (sindaco Vallecrosia) 8679; Mario Conio (sindaco Taggia) 8579; Marzia Baldassarre (consigliere comunale di Bordighera); Mario Robaldo (consigliere comunale di Sanremo) 7494; ; Cristian Quesada (consigliere comunale di Vallecrosia) 7161; Gabriele Amarella (consigliere comunale di Ventimiglia) 7065; Manuela Sasso (sindaco di Molini di Triora) 6603; Barbara Feltrin (consigliera comunale di Diano Marina) 6236; Eliano Brizio (consigliere comunale di Prelà) 5785. Rimangono fuori per pochissimo Daniele Ventimiglia (consigliere di Sanremo) e Daniela Bozzano (consigliera ad Imperia).

Brizio è l’exploit dell’entroterra (ben 75 preferenze tra le schede blu, appena 43 per la Sasso seconda) che si prende un piccola rivincita dalla delusione del 2014 quando si candidò alla presidenza, senza successo. Con Quesada, Amarella, Robaldo e Baldassarre sono i cinque volti nuovi, rispetto al precedente consiglio. Anche se quest’ultima, in passato aveva già avuto esperienze da consigliere in Provincia.
Soddisfatto il presidente della Provincia Claudio Scajola che allarga il proprio consenso, grazie anche a Mario Robaldo. Fedelissimo di Biancheri, che a sua volta era oppositore di ‘U Ministru’. Le cose cambiano. Data della prima assemblea: 11 gennaio.