Dona 497 mila euro per la Pascoli, Sivoldaeva: "In molti sono stupiti, vi racconto una storia per capire il mio gesto"
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Quella che sta vivendo oggi la città di Sanremo sembra una storia di altri tempi. Una vicenda che ci riporta al passato quando il legame tra la Città dei Fiori e la Russia era forte e saldo; un passato nel quale la zarina Maria Alexandrovna donava alla città le palme che ancora oggi rendono corso Imperatrice uno dei simboli dell’intera Liguria di ponente.

È ormai su tutti i giornali: oggi il Comune di Sanremo ha ricevuto un bonifico di 497 mila euro. Una somma donata da Elena Sivoldaeva, russa, per la realizzazione della scuola provvisoria, di ultimissima generazione con laboratori e molto altro, nella quale saranno sistemati i 300 studenti delle medie Pascoli, scuola dichiarata inagibile sotto il punto di vista sismico.

Sui social media sono tantissime le persone che stanno pubblicamente ringraziando la benefattrice russa. Molto è anche lo stupore.

In un’intervista la stessa Sivoldaeva, ci racconta con tanta umiltà e semplicità le ragioni del suo gesto.

“Chi fa del bene – spiega – non si aspetta nulla in cambio. Lo si fa in tranquillità e in silenzio per un bisogno della propria anima. Quando ho capito qual era la situazione e quando ho visto il sindaco così vicino e così preoccupato per questi bambini, ho deciso di dare una mano.”

Per capire vi racconto una storia per bambini, la mia preferita,” aggiunge. “C’erano una volta due vicini: uno povero e invidioso, l’altro ricco con una bellissima casa e un bellissimo giardino. L’invidioso cercava di fare tutti i dispetti possibili per rovinare la giornata al vicino. Uno di questi dispetti era di mettere un cestino pieno di spazzatura davanti alla porta del ricco. Lui cosa faceva? Ogni giorno svuotava e ripuliva per bene il cestino per poi riempirlo di mele e frutti del proprio giardino. L’invidioso, indispettito chiese perché. Il ricco rispose: ‘ognuno può dare solo quello che ha nell’animo’. Probabilmente quello che ho io nell’animo è dare e fare del bene.”