Intervista Giacomo Chiappori
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Sono diversi gli interrogativi sul post, o meglio sulla convivenza con il, coronavirus. Primi in ordine d’importanza rimangono logicamente quelli di natura sanitaria, poi quelli economici e logistici.

“Chi ci dirà che sarà finita?”, “Come faranno le aziende a ripartire e con quali modalità?”. Se lo chiede anche il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori che, senza mezzi termini, parla di una seconda pandemia: quella economica.

“Sarà così – dice il primo cittadino dianese – perché queste task force inventate dal Governo, ma anche tutti quelli che oggi ne vogliono raccontare una, non ci hanno ancora detto come vivremo il mondo che verrà domani, non tra vent’anni. Come andrà affrontato per evitare che si rientri nello spirale del coronavirus. Chi potrà dirci vai pure sulla spiaggia dove c’erano cento ombrelloni e ce ne saranno nuovamente cento, o magari cinquanta con due lettini, o cinquanta con un lettino solo?. Intendo dire che bisognerà vedere le capacità delle aziende che poi apriranno se riusciranno a resistere su un mercato fallato. Insieme ai morti purtroppo veri che ci hanno lasciato, ci saranno anche i morti virtuali, economici che non riusciranno a resistere su un mercato che non gli garantisce più le entrate”.

Giudizio positivo sull’ok del governatore Giovanni Toti per l’allestimento delle spiagge: “Ha fatto bene – spiega Chiappori. Non ha dato il via ad aprire gli ombrelloni, ma a montare le strutture pronti per partire. Se non avessero potuto andare ora a lavorare i balneari quando avrebbero dovuto farlo? A giugno?

Poi ci sarà ovviamente da vedere come andranno distribuiti i clienti lungo il litorale. A Diano Marina c’è inoltre un altro aspetto legato ai lavori sulla passeggiata che sono fermi. Spero ripartano nella prossima settimana. Se non partono questi lavori come potremo mandare al mare gli eventuali turisti, con la passeggiata occupata?”.

Spazio conclusivo dedicato agli eventi partendo da Aromatica che avrebbe dovuto andare in scena in questi giorni: “Sempre con Toti avremmo dovuto lanciare ‘Diano Marina da sotto il mare’. Speriamo di poterlo fare a settembre, periodo nel quale abbiamo spostato questa manifestazione che ha acquisito un fascino importante. Ma si vedrà, come un po’ tutti gli eventi. Dovremo vedere come riorganizzarci. Io credo che molte manifestazioni spariranno a partire dalla famosa infiorata, perché si lavora gomito a gomito quando si preparano i fiori. Magari i soldi che non utilizzeremo potranno essere spesi, se ci sarà ancora la tassa di soggiorno, per la gente che ne ha bisogno”.

L’intervista completa al sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori nel video-servizio di Riviera Time.