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Presentata questa mattina, durante la decima edizione di Aromatica, l’anteprima del 30esimo Premio Vermentino, in programma a Diano Castello dal 7 al 9 luglio.

“Questa kermesse sui sapori delle erbe nostre liguri e provenzali che quasi tutti utilizziamo, ma non riusciamo forse a pieno ad apprendere quanto sono importanti nella nostra gastronomia. Sono estremamente importanti per un motivo sostanziale: perché utilizzando queste erbe aromatiche utilizziamo molto meno sale”, esordisce Ivano Brunengo, delegato provinciale Fisar e nostro collaboratore per la rubrica ‘Sorsi e Morsi’.

“Oggi non parliamo solo di piante ma anche di vermentino, il vino a bacca bianca più importante del Mediterraneo”, spiega.

Ne abbiamo parlato con due produttori: Marco Risso, dalle Cantine SanSteva ed Eliana Maffone, della Tenuta Maffone, che durante l’evento hanno concesso le degustazioni dei loro prodotti.

“È stata una bella esperienza, perché finalmente si è potuto dimostrare a tutte le persone che sono intervenute l’evoluzione che può avere un vino stando solo in bottiglia, ovviamente conservato al fresco, al buio, come va fatto e ha dato delle delle grandissime sorprese anche a noi stessi”, dichiara Risso.

“Noi non siamo grandi produttori di vermentino”, chiarisce Maffone, “perché noi siamo in una terra di ormeasco, sopra Pieve di Teco, lontani dal mare. Con il vigneto vicino a Diano Castello abbiamo iniziato a produrre anche un po’ di vermentino e abbiamo deciso di una una ‘bollicina’, con metodo Charmat, una parte vermentino e una pigato, e un’ulteriore vino più aromatico e dolce, con vermentino e un po’ di Moscatello”.

Le interviste complete a Risso e Maffone nel video servizio a inizio articolo.