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Dall’entroterra al mare, dai borghi alla città: è questo il flusso che ha caratterizzato il nostro territorio negli ultimi 50 anni. Un flusso che ha portato spesso allo spopolamento delle nostre vallate; ma forse qualcosa sta cambiando.

Tra i primi video-servizi realizzati da Riviera Time c’era la storia di Luca Papalia che si era trasferito a Glori, frazione di Molini di Triora, da circa un anno con l’obiettivo e la speranza di ricreare una comunità. Da quella intervista sono passati quasi 3 anni e oggi siamo tornati a vedere come procede il progetto.

“Cercavo un posto dove poter ricreare una comunità di paese e recuperare le terre abbandonate negli anni. Ho scoperto la borgata di Glori Superiore che mi ha stregato. Sono qua da 4 anni e cominciano a vedersi i risultati. Hanno cominciato ad arrivare nuove persone, coppie, giovani e meno giovani,” racconta.

Grazie alla sua iniziativa Glori sta tornando a vivere con nuova linfa e vitalità. Sono infatti una quindicina i nuovi residenti che si sono aggiunti a quelli che già abitavano la frazione. Sono 3 i bambini e presto ne nascerà un altro. In totale sono circa 35 i residenti tra cui alcuni stranieri. Ciò che accomuna i nuovi arrivati è sicuramente la giovane età e l’attenzione all’ambiente e alla natura.

Matteo Filippone e la sua compagna Elisa, sono stati tra i primi ad arrivare: “Cercavamo un posto – spiega Matteo – dove poter condurre una vita sostenibile e autosufficiente. Arrivati qua abbiamo avuto un bambino e ora ne aspettiamo un altro.”

Non vediamo alternative per crescere i nostri figli. Vedo che i bambini hanno bisogno della libertà di poter aprire la porta e correre liberamente fuori, di sporcarsi, di mangiare cibi sani,” aggiunge.

“La prima cosa che abbiamo visto arrivando qua sono stati due bambini giocare. Sono loro il futuro di Glori,” commentano Sara Mariniello e Vincenzo Caso.

Sara e Vincenzo qualche mese fa hanno risposto a un annuncio e da Milano hanno deciso di trasferirsi a Glori. Nei prossimi mesi prenderanno la gestione dell’agriturismo ora gestito da Monica e Massimo Ausenda. Lo trasformeranno in un bar-ristorante aperto tutti i giorni: un luogo dove la comunità in crescita potrà ritrovarsi e dove si potranno assaporare piatti della tradizione locale e prodotti a chilometro zero.

“Stavamo cercando un posto dove stabilirci e aprire una piccola attività. Quando siamo arrivati qui per la prima volta ci siamo innamorati del luogo e delle persone che lo abitano,” raccontano Sara e Vincenzo.

L’ultima arrivata, appena poche settimane fa, è Fabiola Latella: “Ho sempre vissuto in città più o meno grandi, ma è uno stile di vita che non mi soddisfa più. Ho scoperto Glori grazie a un articolo di giornale. Mi ha subito affascinato il posto e la comunità che si è creata.”


Ognuno di loro ha un lavoro e una passione differente: chi si dedica alla terra, chi all’artigianato, chi ai muri a secco. Ognuno di loro arriva da esperienze differenti e ha obiettivi diversi. In comune hanno però scelto uno stile di vita lento, vicino alla natura.

Secondo noi è possibile vivere la bellezza della solitudine, del silenzio e della natura, condividendo tutto questo con altre persone. La cosa più bella è uscire di casa e incontrare persone che ti stimolano e con cui avere un confronto,” spiega Matteo.

Il progetto sta avendo ripercussioni positive sul territorio. I ragazzi hanno infatti recuperato terreni abbandonati da decenni; sono spesso impegnati nella pulizia di strade e sentieri; e poco alla volta stanno ristrutturando rustici vuoti da tempo. Grazie a tutti i membri della comunità, agli attuali gestori dell’agriturismo e a tanti amici, negli ultimi anni sono anche diverse le iniziative e gli eventi organizzati per far conoscere la frazione e il magnifico territorio circostante.

Nel video-servizio di Riviera Time alcuni membri della comunità di Glori raccontano la loro affascinante esperienza.