maria nella ponte

La consigliere d’opposizione a Imperia, Maria Nella Ponte (M5S) interviene, con una nota stampa, in merito al comunicato del presidente del Consiglio comunale Pino Camiolo sulla seduta del 30 giugno interrotta dai Carabinieri.

“Sig. Camiolo in molti sapevate che avevo chiesto l’intervento dei Carabinieri per il mancato utilizzo delle mascherine, anche il portavoce del sig. Claudio Scajola. Vuole davvero farci credere che lei non ne fosse a conoscenza? Che il sig. Claudio Scajola ne fosse all’oscuro?

Ma mi faccia il piacere!

Sig. Camiolo, lei non li aveva visti i Carabinieri sull’uscio della Sala Consiglio? Lei non li aveva visti fare un passo avanti e guardarla? Lei non li aveva visti attraversare la sala?

Si che li ha visti, e ha compiuto la sua scelta politica proseguendo la seduta del Consiglio, ignorandoli, ha dato la parola ad un consigliere!

Lei sig. Camiolo avrebbe benissimo potuto e dovuto gestire l’aula, sospendere la seduta di sua iniziativa, lo sa che ne ha la prerogativa?

Avrebbe potuto e dovuto interloquire con i Carabinieri invece di consentire al sig. Claudio Scajola di fare la mariomerolata cui abbiamo dovuto assistere con la quale ha umiliato la città tutta oltre che lei sig. Camiolo, ridotto ad ammutolita e vuota marionetta.

Continuate pure, Lei e la maggioranza allargata, ad ossequiosamente stare agli ordini del sig. Claudio Scajola, continuate pure ad attaccarvi a cavilli inesistenti, a tirare fuori dal cilindro pareri di consulenti di parte pagati con i soldi dei cittadini imperiesi che appoggiano la vostra teoria assurda e pericolosa per la salute pubblica, continuate pure ad attaccarmi in massa anche sul personale, fate pure.

Che le piaccia oppure no il re è nudo.

Ho avuto modo di esprimere di persona ai Carabinieri la mia ferma condanna ribadisco ulteriormente e pubblicamente per il comportamento inaudito che il sig. Claudio Scajola ha avuto dentro e fuori la sala del Consiglio nei confronti dei Carabinieri che ringrazio ancora una volta per aver sempre risposto alle richieste di intervento dei cittadini senza frapporre “conflitti di interesse” fantasma tra ciò che si è chiamati a fare e ciò che altri preferiscono non fare”.