I colantini si sono riuniti questa mattina in piazza San Sebastiano a Coldirodi per celebrare uno dei giorni piĂą significativi della nostra storia.

La prima tappa, in via Castello, per ricordare – con la lettura della poesia di Gianni Rodari “La madre del partigiano” – il giovane Giuseppe Graziano, sotto la cui targa è stato posto un mazzo di fiori tricolore e la pergamena con la poesia a lui dedicata.

La commemorazione è proseguita al Monumento dei Caduti con la deposizione della corona d’alloro, gentilmente offerta dal Comune di Sanremo.

Le parole in omaggio a coloro che hanno dato la vita, che sono stati costretti a “chiudere gli occhi alla luce affinchĂ© altri potessero per sempre tenerli aperti alla luce”, hanno sottolineato l’importanza di ricordare l’etimologia del sostantivo “Liberazione“: il processo che rende libero un essere umano all’interno della comunitĂ , perchĂ© la comunitĂ  stessa ne garantisce il libero pensiero, la libera azione, la libera parola.

Le note di “Bella Ciao”, con la fisarmonica di Carlo Ormea, hanno accompagnato – con grande emozione e partecipazione del pubblico presente – la conclusione dell’omaggio ai caduti e il ricordo della Liberazione del nostro Paese.