Carpi a Riviera Time: "Spero di ottenere l'annullamento delle elezioni di Imperia"
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L’ospite di oggi dell’intervista di Riviera Time è Carlo Carpi, imprenditore genovese che si è fatto conoscere nel panorama politico del Ponente ligure con la sua candidatura alla carica di sindaco di Imperia, durante le scorse elezioni amministrative. Una candidatura che rientra in un progetto più ampio in vista delle elezioni regionali del 2020.

Dopo una serie di controlli effettuati prima sui verbali dello spoglio e poi sui documenti per le liste, Carpi ha deciso di ricorrere al Tribunale regionale per delle presunte anomalie nella presentazione delle liste concorrenti: l’udienza al Tar è fissata per il 20 marzo 2019.

“Nell’ambito dei miei diritti” commenta Carpi ai nostri microfoni “ho presentato un ricorso nel momento in cui mi sono convinto di avere degli elementi assolutamente idonei in mano. Un’iniziativa che sicuramente può arrivare anche a dei grandi stravolgimenti di situazioni che sono sotto gli occhi di tutti, perché dal 10 giugno ad oggi secondo me ci sono due fenomeni rilevanti: il primo che il dirigente dell’ufficio elettorale del Comune di Imperia è stato spostato di mansione, e allo stesso tempo c’è stato un presidente di un Tribunale amministrativo regionale che ha fissato un’udienza, dichiarando quindi a livello implicito che la materia che io ho sollevato è di pertinenza del Tar. Io spero di ottenere quello che ho richiesto, l’annullamento delle elezioni“.

A Sanremo si sta delineando il quadro politico in vista delle prossime elezioni amministrative. Carpi ha dichiarato di voler lavorare per una lista: “Sto andando avanti perché vorrei cercare di candidare a sindaco una persona di Sanremo con dei consiglieri di Sanremo, così come a Rapallo e Santa Margherita Ligure sto cercando persone locali. Mi sto confrontando con tante persone nella logica di questo mio progetto di più ampio respiro a livello regionale. Sono sicuro che da qui a maggio ci saranno grandi cambiamenti anche sui paradigmi della politica nazionale, quindi non credo che questa scelta del Comitato dei 100 possa poi reggere davanti a coalizioni di centrodestra ancora da verificare. Il problema di fondo è uno, individuare delle persone che siano pronte a metterci la faccia”.