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“I tempi cambiano e tutto brucia veloce / i tempi cambiano ad alta voce / e ti confondono / i tempi cambiano nel tempo di una canzone / i tempi cambiano ed il mondo è in agitazione”.

Inizia così una canzone di Negrita, scritta nel 2018. A differenza de Il Gattopardo, celeberrimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, “tutto cambia per non cambiare niente”. O hanno ragione i Ricchi e Poveri che si domandano in una canzone “Che sarà della mia vita chi lo sa”? Oggi è già dopodomani. Tutto cambia in fretta. Molti filosofi dicono “è la modernità”. Altri spiegano “è la tecnologia”. Chissà cosa ci riserva il futuro.

L’imprenditrice Beatrice Parodi, dinamica leader del Gruppo Cozzi Parodi ha le idee chiare, guarda avanti, fa, produce. In questi giorni del Festival abbiamo avuto il piacere di incontrarla a Sanremo, intervistarla a due passi dal Casinò, dall’Hotel Parigi, nel sempre affollatissimo, accogliente “Time Glass”. Beatrice Cozzi Parodi sta pensando di aggiornare il suo soprannome distintivo di “Signora dei Porti” in “Signora del Turismo“. Non cancella nulla del passato, anzi.

“Proprio per la mia attività e concrete esperienze manageriali legate alla nautica, al mare, agli alberghi, ai porti ho potuto scoprire bellezze e potenzialità che ignoravo, poco conosciute della Riviera dove sono nata, cresciuta. Abbiamo un entroterra fantastico che, purtroppo, da troppo tempo sta vivendo grossi problemi di abbandono, spopolamento, scarsità di lavoro, mezzi, servizi. Ho studiato, chiesto, visto, mi sono innamorata di nuovi progetti, nuove imprese, visioni, sfide legate proprio ad un nuovo turismo, moderno, che possa ridare vita, futuro, valore e lo splendore che meritano, il nostro entroterra, le nostre vallate, da Ventimiglia, alla Valle Argentina, all’Impero, all’entroterra del Golfo di Diano ed altro ancora. Realizzare alberghi, viabilità e tutti quei servizi indispensabili per attirare e soddisfare residenti e turisti italiani e stranieri”. Un sogno? No, per la “Signora del Turismo” Beatrice Parodi una possibile, anzi una realtà certa. Quando ci sono idee, visioni giuste, manager ed imprenditori seri tutto è possibile. 

E la Signora dei porti? “Devo dire grazie a mio marito Gianni Cozzi, sfortunatamente deceduto prematuramente 20 anni fa in un incidente stradale, a mia madre, alla mia famiglia,  se oggi sono un’imprenditrice”. È stato infatti Gianni Cozzi, parlamentare dell’Udc, a farla innamorare dei porti. Beatrice Cozzi Parodi praticamente ha il record per aver inaugurato o gestito ben 4 porti nella stessa provincia, quella di Imperia, su un fronte marino di neppure 40 km. Quello di Ventimiglia, al confine con la Francia, è l’ultimo nato. Si chiama “Cala del Forte”, acquistato poi da Montecarlo; il primo e più conosciuto è PortoSole, a Sanremo; il più grande e, sotto certi aspetti travagliato, il porto turistico di Imperia; il più piccolo, ma solo per dimensioni, il porto di San Lorenzo al Mare.

Nell’intervista Beatrice Cozzi Parodi, che nel suo ricco curriculum ha anche quello di presidente della Camera di Commercio di Imperia, parla di una partnership con l’importante gruppo D-Marin. Ha anche annunciato grosse novità e progetti sul fronte turistico ed immobiliare con un importante partner italiano, il cui nome rivelerà molto presto. 

Sul 74° Festival, la futura “Signora del turismo” ha risposto: “Mi è piaciuta molto per la sua eleganza, la sua voce e carriera Fiorella Mannoia, poi Annalisa e tra le giovani Angelina, la figlia di Mango”.