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Come in molti sanno, a seguito del terremoto del 1887 di Diano Marina, Bajardo fu il Comune che pagò il prezzo più alto in termini di vite umane: infatti, quel mattino alle 6:30 era in corso la celebrazione in occasione del Mercoledì delle Ceneri, quando crollò il tetto della chiesa, causando la morte di 224 delle circa 600 persone che erano accorse per prendere parte alla funzione.

Il luogo nel quale avvennero i fatti era l’antica Chiesa Parrocchiale di San Nicolò, risalente al XII secolo, sebbene fosse stato effettuato un restauro nel Settecento. La chiesa possiede ancora oggi una cappella dedicata a Sant’Antonio da Padova, importantissima in quanto fu l’unica a rimanere in piedi durante il sisma, salvando la vita a coloro che vi stavano sostando all’interno.

La chiesa non fu mai restaurata, bensì ricostruita all’ingresso del borgo nel 1893 in stile neoromanico; questa, contiene l’importante polittico rappresentante la Madonna col Bambino e santi Giovanni Battista e Pietro, opera di Francesco da Verzate datata al 1465.