Gina Lollobrigida non câĂš piĂč. La âBersaglieraâ piĂč conosciuta dâItalia, una delle attrici piĂč note ed applaudite a livello internazionale, anche piĂč della Loren, Ăš morta a Roma nel primo pomeriggio. Aveva novantacinque anni.
Amava Sanremo. Tra i suoi desideri câera quello di comprarsi una villetta nella CittĂ dei Fiori, vicino al mare, âcon un bel giardino pieno di limoniâ, dove venirci a riposare anche solo pochi giorni lâanno âlontana dalle metropoli, dalle frenesie del mondo del cinemaâ.
Responsabile de âLa Stampaâ a Sanremo lâavevo incontrata e intervistata in via Roma nel 1988-89. Forse non tutti lo ricordano ma Gina Lollobrigida quellâanno, sindaco Leo Pippione, aveva accettato di fare la âmadrinaâ del Corso Fiorito, una delle manifestazioni di successo a livello europeo, e non solo, della cittĂ matuziana. La notizia era parsa sui giornali, ma pochi ci credevano che lei, la âBersaglieraâ, che aveva lavorato con registi e attori del calibro di De Sica (ricordate, solo per citare alcuni titoli la serie di âPane amore e fantasiaâ), John Huston, Comencini, Blasetti, King Vidor, Bolognini, Lizzani, Burt Lancaster, Tony Curtis, Humphrey Bogart, aveva fatto innamorare persino Fidel Castro, venisse davvero a Sanremo. Invece era tutto vero, quel giorno Gina, la âBersaglieraâ, firmĂČ, felice e sorridente, autografi a raffica.
Una giornata piena di sole, di fiori, di profumo di limoni. Vera magia.
Grazie Gina a nome di tutti i sanremesi e gli amanti del vero cinema.





