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Si è appena conclusa la Maxi operazione di Polizia denominata ‘Pantografo’, iniziata alle prime ore dell’alba di oggi, condotta dagli uomini del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia che ha portato all’arresto di 13 passeur. Dopo un anno di indagini sul territorio, sono scattati gli arresti. Imponente il dispositivo di forze dell’ordine impiegato: con l’ausilio dell’unità cinofila e dell’elicottero della polizia, che ha sorvolato il fiume Roja e le zone occupate dagli stranieri, gli agenti hanno compiuto i fermi, andando a stanare i passeur nascosti tra i migranti.

“E’ un’operazione che ha visto l’emissione da parte della procura di Imperia di 16 fermi, di cui ne sono stati eseguiti tredici. Tre sono le persone sono ancora ricercate. Si tratta di un’indagine durata circa un anno, che ha riguardato una ventina di viaggi: quindi, non un fatto isolato, ma che si è protratto nel tempo e di una certa dimensione. E proprio perché ci eravamo resi conto che si trattava di un traffico importante e ripetitivo, a giugno 2022 abbiamo istituito una squadra investigativa comune tra le procura di Imperia e di Nizza e tra la polizia di frontiera italiana e la Paf francese, con l’obiettivo di documentare i fatti sia in Italia che in Francia e ricostruire tutta la movimentazione: i contatti con i migranti a Ventimiglia ovvero il modo con cui venivano reclutati; le modalità con cui venivano fatti salire sui treni”, ha commentato ai nostri microfoni il procuratore capo di Imperia, Alberto Lari, che ha coordinato le indagini insieme al sostituto procuratore Matteo Gobbi.

Oltre che sulla collaborazione delle autorità francesi, l’attività investigativa si è avvalsa di strumenti tecnici: dall’analisi dei tabulati telefonici, per verificare i contattati con i migranti, alle intercettazioni per documentare gli accordi, le modalità di reclutamento e il prezzo corrisposto per ogni singolo viaggio.

“Un altro colpo inflitto a questi criminali che sfruttano i migranti che tentato si oltrepassare il confine verso la Francia. Con questa operazione abbiamo disarticolato questo gruppo che nascondeva i migranti nei treni, con particolare crudeltà, perché molti di questi viaggiavano addirittura nascosti sui pantografi, alcuni ci hanno rimesso la vita e altri hanno rischiato in maniera determinante. Abbiamo fatto irruzione questa mattina con l’impiego dei cani antidroga per la bonifica e un elicottero della polizia, che ha supportato gli operatori impiegati sul terreno”, ha dichiarato il dirigente della Polizia di Frontiera Martino Santacroce.

Le interviste complete a Lari e Santacroce nel video-servizio a inizio articolo.