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È stato firmato questa mattina alle 12:00, presso la sala consiliare del Comune di Ventimiglia, il protocollo di intesa fra la città ventimigliese e l’Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare, riconosciuto con l’acronimo ONTM.

La città di frontiera è la prima in tutta Italia ad attivare questa convenzione, grazie alla proposta della consigliera Cristina D’Andrea e all’importante lavoro dell’assessore al Mare Adriano Catalano, entrambi presenti all’evento.

Questo protocollo sarà propedeutico ad eventuali nuovi accordi con differenti enti pubblici ed offre la possibilità di ottenere grandi finanziamenti a tutela del litorale intemelio.

“È una giornata importante per Ventimiglia perché segna un partenariato nuovo tra pubblico e privato”, commenta il primo cittadino, Flavio Di Muro.

“L’ONTM è un’associazione che raggruppa esponenti di aziende di alta professionalità, i più importanti a livello nazionale e internazionale”, continua. “L’ambito marittimo è un tema ampio che deve essere affrontato giustamente in tutte le sue sfaccettature. Il nostro obiettivo è la risoluzione di tante problematicità che abbiamo, come il posizionamento di alcune concessioni, ma soprattutto lo sviluppo delle opportunità di crescita, di investimento pubblico e privato che il litorale, lo specchio acqueo, la spiaggia e la passeggiata mare possono offrire”.

Sono dichiarati numerosi i fondi a cui, mediante questa convenzione, si vuole aderire: ad esempio è presente una proposta su un progetto europeo con finanziamento BEI.

Il protocollo di intesa è gratuito per i due enti ed è prevista la presenza costante di componenti di entrambe le parti per studiare la situazione e candidarsi prontamente per cogliere le varie opportunità di sviluppo. 

“Ventimiglia deve diventare una città internazionale: la sua posizione geografica in alcune circostanze è fonte di criticità, ma in questo caso ci rende protagonisti di nuova avventura”, spiega il sindaco della cittadina.

A breve si terrà l’Assemblea Nazionale di Roma, in cui il primo cittadino è formalmente invitato in rappresentanza di Ventimiglia, riferendo che all’evento porterà il P.U.D. recentemente discusso durante il Consiglio Comunale del 13 dicembre, in onore della sua forte vocazione turistica nei confronti del mare.

Il presidente dell’Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare, Roberto Minerdo, definisce l’accordo di oggi come una tappa importante per entrambe le parti, in quanto il mare è fonte di innumerevoli risorse.

Recentemente ha avuto un ruolo di rilievo la cosiddetta “Blue Economy”, ossia l’economia del mare, anche per merito dell’istituzione del Ministero per la Protezione Civile e Politiche del Mare, il quale ha portato all’approvazione di un “piano del mare”. Questo consiste in un significativo passo per mettere insieme associazioni, federazioni, tecnici ed enti di ricerca per occuparsi del mare in modo collettivo e globale. 

“Il mare è di tutti, non ha confini fisici evidenti, deve essere rispettato e valorizzato dalla collettività e non solo dal singolo”, prosegue il portavoce dell’ONMT. “Abbiamo costituito un Innovation Hub perché portare i progetti all’interno del sistema marittimo è un’opportunità che il nostro Paese non può perdere: lo strumento segnala e indica le progettualità importanti sui temi trattati”.

“L’Osservatorio Nazionale per la Tutela del Mare è originariamente nato fra Savona ed Albissola, ci teniamo a mantenerci nella nostra regione. Questo protocollo d’intesa può mettere a sistema molti progetti, anche perché esistono problematiche anche di coordinamento sul monitoraggio del mare e delle coste, essendo Ventimiglia una città di frontiera. Dobbiamo pensare alla diplomazia ambientale: attraverso iniziative sul mare si deve dialogare con i Paesi vicino a noi, la Francia per prima. Siamo pronti a fornire tutto il supporto possibile anche su un profilo propositivo”, continua. “Non ci occupiamo solo di zone bagnate dal mare ma anche delle zone interne, le quali rivestono un grande ruolo rispetto agli inquinanti che entrano in mare: serve un approccio a 360 gradi per migliorarne la condizione, spingendo sull’economia”.

“Tutelare il mare, ma anche sfruttare le opportunità dirette per le imprese, spostandosi anche ai certificati bianchi, i quali investono sul dis-inquinamento del mare. Potremmo essere il Comune simbolo di questa iniziativa”, auspica Sergio Scibilia, coordinatore territoriale ONTM per il Ponente Ligure, la Regione francese di Provenza-Alta-Costa Azzurra ed il Principato di Monaco. “Attualmente Capo Mortola è una priorità per noi ed il lavoro sarà internazionale in quanto coordinato con Mentone e Monte Carlo. Cercheremo di recuperare i fondi necessari per tutelare la nostra costa perché abbiamo l’ambizione di accedere a progetti nazionali ed europei”. 

“La sostenibilità ambientale ha bisogno anche di sostenibilità economica: per avere sostenibilità ambientale servono risorse, bisogna pensare anche all’economia. L’uomo è al centro in quanto sostenibilità sociale, peró permane la necessità di progetti concreti e finanziabili”, conclude il presidente dell’ONTM.

Le interviste a Flavio Di Muro, Roberto Minerdi e Cristina D’Andrea nel video servizio a inizio articolo.