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Gli addetti ai lavori hanno prontamente provveduto a riparare il “Velo Ok” presente sulla superstrada fra Arma e Taggia, nei pressi del ponte della ferrovia sul lungofiume del torrente Argentina.

Il dissuasore era stato rinvenuto sradicato dal terreno, facendo sin da subito pensare all’opera intenzionale di un imitatore di “Fleximan”, controverso fenomeno che si è diffuso recentemente, ad opera di più individui, in varie località del nord Italia.

Non è la prima volta che il “Velo Ok” posto in quel tratto di strada viene danneggiato. Non troppo tempo fa era stato trovato con addirittura i segni di colpi d’arma da fuoco.

Non sono ancora chiare le dinamiche di cosa sia effettivamente successo e nulla può essere escluso, come testimonia il sindaco Mario Conio: “Potrebbe essersi trattato di un gesto intenzionale come di un danneggiamento accidentale. Ad ogni modo non posso fare a meno che riscontrare un sentimento di ostilità molto presente verso i dissuasori e gli autovelox. Di certo siamo contrari all’abuso indiscriminato degli autovelox e comprendo un certo tipo di sentimento, ma non posso condividerlo, perché questa non è una risposta corretta, a maggior ragione se parliamo di un tratto di strada come quello del fatto che è con ogni probabilità uno dei punti più pericolosi dell’intera rete stradale del comune, se non la più pericolosa, visto lo storico di incidenti che lo ha interessato negli ultimi anni”.

Il “Velo Ok” non è propriamente un autovelox. Viene piazzato in determinati punti per fungere come dissuasore, in quanto il macchinario di misurazione della velocità viene inserito solo ogni tanto e non si tratta quindi di un autovelox fisso.

Le forze dell’ordine sono attive per ricostruire l’accaduto e capire come sono andate le cose, cercando di avvalersi anche delle telecamere presenti in zona.