Tufoline, monumento ai caduti e stadio: le opere di Pasquali a Sanremo
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Ad alcuni può ispirare leggerezza, grazia, a voler esplorare sul livello allegorico la si potrebbe interpretare come un mezzo di rinascita e di purezza; sicuro è che la Primavera, il cui sgargiante candore si rende tramite tra i vivi colori della flora e gli azzurri intensi del cielo e del mare, è ormai uno dei simboli di Sanremo.

“Essa è una delle tre tufoline presenti a Sanremo”, spiega l’esperto Elio Angelo Amoretti, “e si trova nei giardini dell’Imperatrice; le sue sorelle si chiamano Ondina e Flora, e sono state rispettivamente collocate nei giardini di Corso Mombello e di Villa Ormond.”

Il padre delle tufoline è il toscano Vincenzo Pasquali, che dopo una liaison a Genova, si trasferì infine nella Città dei Fiori. Molto apprezzato, a lui furono affidati diversi incarichi in città dal Fascio, tra cui i bassorilievi della scuola elementare di Via Volta e dello Stadio del Littorio, oggi Stadio Comunale Luigi Cichero. Sua opera anche la pregevole raffigurazione di San Francesco d’Assisi che si può ammirare nella corte della Chiesa dei Cappuccini.

Recentemente, nei giardini di Corso Mombello è stato ripristinato un ulteriore monumento, quello dedicato ai Caduti, rappresentante un cavaliere in impennata, e recante i nomi delle città di Roma, Trento e Trieste.

Ce ne parla più approfonditamente Elio Angelo Amoretti nel video-servizio di Riviera Time.