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Si narra che in provincia di Imperia ci sia una contesa per la leadership. Il terreno di gioco saranno le prossime elezioni provinciali e i contendenti che vogliono ottenere lo scettro sono due pezzi da novanta, il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri e il già più volte ministro e attuale primo cittadino di Imperia Claudio Scajola.

Da mesi si studiano e fanno finta di nulla, ma la verità è che tutti e due sanno che quella sarà la vera partita da giocarsi per diventare il deus ex machina della provincia.

L’ente attualmente presieduto da Domenico Abbo, sindaco di Lucinasco (PD), sarebbe dovuto scadere a maggio ma col rimandare delle elezioni comunali a ottobre le provinciali slitteranno, a loro volta, a novembre.

Ora l’attuale presidente è nel mirino di Claudio Scajola. Alcune settimane fa c’è stato infatti un assaggio di quello che ci aspetterà nelle prossime settimane. Nell’ultimo consiglio provinciale il sindaco del capoluogo e i suoi fedelissimi hanno polemizzato contro la stesura del bilancio che dopo anni chiude con un sostanziale pareggio, obiettivo complicato vista la situazione dell’ente.

Il risiko per il toto candidature scalda gli animi e dopo una prima accelerazione dettata dal possibile voto di maggio si sono fatti i nomi di altri sindaci. Alcuni più inclusivi come il sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra, altri meno aggreganti come quello di Vallecrosia Armando Biasi.

La verità è che Biancheri e Scajola stanno cercando di capire se hanno i numeri per vincere.

A oggi il pallottoliere da certamente ragione a Biancheri che può contare su sostegni eccellenti come il sindaco di Taggia Mario Conio, quello di Bordighera Vittorio Ingenito oltre al supporto incondizionato del PD che da anni gli ha giurato fedeltà.

Con questo scenario Biancheri non avrebbe problemi, ma Scajola ha da poco stretto un accordo con l’onorevole leghista Flavio Di Muro con lo scopo di mettere in un angolo Cambiamo, movimento del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, visti i tesissimi rapporti che ci sono fra gli alleati in via Fieschi dopo il risultato delle ultime urne elettorali.

In aggiunta a ciò tutti sanno che Scajola è stato per anni il capo indiscusso di questa provincia e quindi sarebbe meglio trovare un accordo. Accordo che l’ex ministro difficilmente vorrà perché sa bene che tornare a giocare un ruolo da protagonista in provincia potrebbe dargli una speranza romana, ambizione che da sempre coltiva per chiudere la carriera in grande stile come piace a lui.

Per lo stesso motivo anche Biancheri non vuole cedere perché da imprenditore imprestato alla politica ormai c’ha preso gusto e in cuor suo sogna di fare il senatore o l’eurodeputato visto che è al suo secondo mandato.

Insomma la situazione è complicata. Mancano ancora alcuni mesi e i rispettivi sindaci sono impegnati sul fronte covid, ma è innegabile che entrambi stiano lavorando, mandando in giro i propri uomini per sondare gli umori dei grandi elettori.

Noi di Riviera Time vi raccontiamo le possibili conclusioni di questo complicato giallo.

L’ipotesi più quotata è che i due trovino un accordo su un nome terzo, possibile che sia Fabio Natta già presidente della Provincia dal 2015 al 2019?

Seconda opzione è che i due si mettano d’accordo e decidano di dare il via libera l’uno all’altro. Terza un vero e proprio scontro elettorale senza esclusione di colpi.

Come andrà a finire non si sa, certamente ne vedremo delle belle.