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“In questa zona si era davvero accanito un po’ il destino perché sia nel 2019, sia nel 2020 a causa degli eventi alluvionali c’erano stati dei drammatici crolli dell’argine del torrente che avevano, di fatto, isolato tutta questa porzione di territorio. Oggi finalmente si volta pagina”. Queste le parole del sindaco di Taggia Mario Conio in occasione dell’apertura della nuova strada di regione Bruxiae.

Ad accompagnarlo nel simbolico sopralluogo, oltre al parroco don Nuccio che ha benedetto l’opera, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Espedito Longobardi, i colleghi Manuel Fichera e Daniele Festa, e i consiglieri, di maggioranza, Chiara Cerri e, di opposizione, Giuseppe Lo Iacono.

Come detto la strada ha subito due crolli distinti e, in buona sostanza, una volta sistemato il primo con una somma urgenza si è verificato il secondo per, quest’ultimo, Regione Liguria ha stanziato 250mila euro.

“Questo è un territorio importante – ha detto Conio. Il disagio è stato enorme. Fino a prima dell’alluvione qui ci si arrivava con quella che era una non strada, ovvero l’argine spondale del torrente. Era una scelta sbagliata e poi i fatti lo hanno dimostrato. Noi abbiamo dunque fatto una scelta coraggiosa, con delle somme urgenze, ma che fosse risolutiva e con prospettiva futura. Quindi non soltanto un rifacimento dell’argine, ma dell’intera viabilità. Finalmente oggi case e terreni possono essere raggiunti in sicurezza”.

Il lavoro dell’amministrazione non si ferma però qui come spiegato dallo stesso primo cittadino: “Da questa emergenza abbiamo tratto spunto per un’analisi più approfondita del territorio. Giovedì, a tal proposito, abbiamo approvato un progetto, che porteremo poi all’attenzione regionale per trovare i necessari fondi in campo di rigenerazione urbana, dove la strada di regione Bruxiae trova naturale prosecuzione fino alla zona del campo ippico. Un intervento ambizioso di ottimizzazione e messa in sicurezza del territorio, ma anche di recupero di spazi da destinare ai cittadini per il tempo libero”.

A prendere parola, oltre a Conio, il vicesindaco Longobardi che ha voluto ricordare i drammatici momenti dei crolli: “Non posso dimenticare quelle ore con la gente che era rimasta completamente isolata. Da subito eravamo comunque riusciti a fare una bretellina emergenziale. È stato un travaglio non indifferente e quando avevamo pressoché completato il primo intervento si è aggiunta la seconda alluvione che ci ha rimesso sdraiati”.