“Due giornate molto particolari per il Comune di Santo Stefano al Mare ed il MURR Museo del Relitto Romano, un team del Politecnico di Torino in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Liguria, hanno effettuato il monitoraggio del relitto situato sui nostri fondali. Il Centro Diving Nautilus di Marina degli Aregai ha fornito il supporto alle attività che si sono svolte nelle giornate del 23 e 24 novembre”, spiega il consigliere comunale Remo Ferretti.

Il monitoraggio è stato eseguito grazie all’ausilio di un AUV (autonomous underwater vehicle) con la definizione del campo di esplorazione e l’attività del sistema che, una volta raggiunto il punto di operazioni si è immerso per circa 4 ore completando le operazioni in modo autonomo.

Due giornate intense, durante le quali il Politecnico di Torino guidato dall’ing. Roberto Mo ed il funzionario della Soprintendenza hanno seguito le attività di ispezione del fondale e monitoraggio del Relitto Romano che si collega al Museo MURR, il cui responsabile dott. Claudio Mastrantonio ha curato le fasi dell’organizzazione.

“È la prima volta per Santo Stefano e per il Ponente Ligure, che un tale dispositivo, sviluppato dal Politecnico di Torino, effettua un monitoraggio completo oltre alle normali ispezioni subacquee”, commenta Remo Ferretti.

“È stato un vero piacere per noi, che il Politecnico e la Soprintendenza abbiano scelto il nostro relitto. Ci siamo sempre impegnati affinché il MURR fosse valorizzato con eventi legati alla conoscenza del nostro mare, collaborando attivamente con Amaie Energia, affinché venga ripristinato il collegamento tra lo stesso e le telecamere, recentemente interrotto da ignoti”, continua. “Abbiamo partecipato a progetti legati alla salvaguardia del mare ed al rispetto del tesoro su cui si affaccia il nostro Comune, il mare e nello specifico la Secca, con la sua biodiversità, i suoi misteri ed il relitto, in futuro intendiamo cogliere altre opportunità che si presenteranno. Abbiamo recentemente partecipato al Progetto Europeo Bauhaus con laboratori e studio da oltre un’anno, al fine di rendere maggiormente fruibile il nostro territorio ed ampliare l’offerta turistica nell’ottica di renderla responsabile e partecipante alle tematiche ambientali. Un doveroso ringraziamento alla Soprintendenza per avere contribuito a conoscere quanto di unico il nostro mare, a pochi chilometri dalle nostre coste, possa offrire in termini di storia, archeologia e cultura”.