Sanremo, inaugurato il nuovo 'Blocco Operatorio' dell'ospedale Borea
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È stato inaugurato questa mattina il nuovo Blocco Operatorio dell’Ospedale Borea di Sanremo, realizzato grazie a un intervento che ha permesso la creazione di una struttura più funzionale e moderna, in un’area dove sono presenti anche altri reparti e servizi dedicati all’emergenza.

“Questo è un impegno assunto dall’amministrazione regionale a rinnovare il parco tecnologico” ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Sonia Viale. “È un segnale che dobbiamo dare alla cittadinanza, perché purtroppo negli ultimi tempi sono passati messaggi distorti, come se qui la sanità del Ponente venisse messa in stand by o addirittura chiusa: sono allarmi infondati, abbiamo un sistema sanitario che si sta attrezzando per far sì che i cittadini possano trovare le cure migliori a Sanremo”.

Negli ultimi tempi non sono mancate le divergenze sul tema della sanità nel Ponente ligure. A far discutere è stata la decisione dell’assessore Viale di procedere con il declassamento del reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale di Sanremo, scelta che ha sollevato le critiche del sindaco Alberto Biancheri. “Le polemiche sono altre, non c’entrano niente con il discorso delle sale operatorie. Noi oggi dobbiamo sicuramente lavorare tutti insieme per portare avanti il discorso dell’ospedale unico e migliorare i servizi” ha dichiarato il primo cittadino a margine dell’inaugurazione.

Quattro sale con macchinari all’avanguardia e tecnologie di ultima generazione per garantire alti standard di professionalità. Il Direttore Generale dell’ASL 1 imperiese Marco Damonte Prioli ha spiegato nel dettaglio le caratteristiche delle nuove sale: “Sono sale di ultima generazione, sia dal punto di vista delle attrezzature sia per quanto riguarda la centrale di sterilizzazione. Tutto il blocco operatorio è costruito su un’impalcatura di tralicci di acciaio che ci ha permesso di estendere da 2 a 4 il numero di sale operatorie disponibili. L’intervento è stato realizzato con un investimento di circa 3 milioni e 200.000 euro”.