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Alessandro Condò, candidato sindaco di ‘Sanremo Libera‘ nella Città dei Fiori, interviene in merito alla situazione dei treni regionali nel nostro Paese:

“Ci sono situazioni o luoghi che spesso senti nominare per ciò che accade. Capita infatti di sentirsi raccontare avvenimenti talmente assurdi che vien difficile immaginare che possano essere veri. Recentemente sono usciti diversi articoli (ed anche che qualche video), che descrivevano le condizioni di sicurezza (ma non solo) a dir poco allucinanti dei treni nella nostra regione. Leggendoli mi hanno sicuramente infastidito ma, vivere in prima persona queste realtà, è stata certamente tutt’altra cosa.

In questi giorni mi è capitato di viaggiare su treni regionali, 6183 e 11349 per la precisione, e di assistere a scene degne veramente del teatro dell’assurdo. Su questi convogli ferroviari viaggiano, oltre ai pendolari, tutti quegli extracomunitari (rom, nigeriani, magrebini in prevalenza) che dal capoluogo di regione raggiungono i consueti luoghi di “lavoro” per poi compiere a fine giornata il trigitto inverso.

Questa dovrebbe essere una cosa assolutamente normale, se non fosse per il fatto che la maggior parte di questi soggetti viaggi regolarmente senza biglietto. In un paese civile normale, chi non fosse munito di biglietto, non dovrebbe nemmeno poter salire su un qualsiasi mezzo di trasporto pubblico a pagamento, in Italia questo non avviene.

Ma non solo…. qui, addirittura, chi ne è sprovvisto si permette di sfanculare regolarmente il capotreno rifiutandosi di fornire i propri documenti (che nella maggior parte dei casi non ha) e concludendo il proprio show minacciando pure.

Ora io mi chiedo: ma dove stiamo andando a finire??

Va detto che queste situazioni, su questo tipo di treni, siano di fatto agevolate da due condizioni principali: la prima è la totale mancanza di sicurezza dovuta alla quasi totale assenza di controlli da parte della Polfer che non ha uomini a sufficienza per effettuare questi servizi; la seconda è che contrariamente a ciò che avviene su altri tipologie di treni (tipo Frecce), i biglietti non sono nominativi, ed è quindi praticamente impossibile risalire alle generalità di chi commette questo tipo d’infrazione.

Ma la cosa a mio avviso ancor più irritante ed assurda, sono le condizioni di totale pericolo e di scarsa tutela nelle quali il personale di Trenitalia è costretto a lavorare. Basti pensare che in caso di aggressione (non raro purtroppo) un dipendente di questa azienda debba sporgere denuncia per conto proprio.

E quando questi fenomeni non alzano le mani su chi è lì a svolgere il proprio lavoro, presi magari da un minimo di vergogna, scendono dal treno sul quale sono saliti irregolarmente per poi saltare rapidamente su quello dopo e così via fino ad arrivare a destinazione.

Tutto questo teatro, notare bene, non va in scena da qualche giorno ma da diversi anni.

E Trenitalia in tutto questo dov’è?

Che provvedimenti ha preso? Ad oggi poco o nulla, a parte fare spesso il cazziatone ai capotreni, intimando loro di fare meglio il proprio lavoro. 

E poi ancora mi verrebbe da pensare se qualche dirigente si sia mai preso la briga di fare due conti per quantificare quanto sia costato all’azienda, in termini di mancato guadagno, far viaggiare gratis per anni un esercito di risorse.

Da qualche parte poi questi soldi vanno tirati fuori o sbaglio?

E la politica in tutto questo che ruolo ha? Semplice spettatrice che va avanti a selfie e spot elettorali, o pensa di fare concretamente qualcosa?

Lascio a chi legge risposte e considerazioni, ma una cosa è certa, Sanremo Libera terrà alta l’attenzione su questo tema affinché non verranno presi dei provvedimenti concreti per porre fine a queste assurde ingiustizie.”