valle armea

Anche Fratelli d’Italia Sanremo, dopo l’articolo pubblicato sulle pagine del nostro giornale nei giorni scorsi, torna a parlare della situazione molto critica che interessa la strada che si snoda lungo la Valle Armea, soprattutto nel tratto in cui sorge l’area industriale di Sanremo.

“È una situazione di alta criticità che si protrae da ormai troppo tempo – dichiara Antonino Consiglio, portavoce di Fratelli d’Italia Sanremo – e l’atteggiamento di disinteresse e di noncuranza da parte dei soggetti coinvolti, Comune ed ANAS, è molto grave non solo perché questo tratto di strada è in uno stato di totale abbandono e degrado ma anche perché è diventato estremamente pericoloso: la strada è, infatti, caratterizzata da un intenso flusso di mezzi, anche pesanti, che quotidianamente la percorrono per raggiungere non solo le abitazioni private ma anche le tante attività produttive ed economiche insediate in quest’area.

Il degrado della strada e del bordo strada è vergognoso: in più punti – continua Consiglio – il manto stradale è dissestato e rotto mentre le erbacce e gli arbusti invadono la careggiata mettendo a rischio l’incolumità di chi transita in questa zona. Inoltre, la strada presenta curve secche a 90° e tratti molto stretti a senso unico, creando un percorso che procura grossi disagi e difficoltà agli automobilisti, ai motociclisti ma soprattutto ai mezzi pesanti. Tra l’altro, tanto per aggravare la situazione, un tratto di careggiata è interessato da una frana causata dagli eventi alluvionali del dicembre del 2019: ad oggi, nonostante sia passato quasi un anno e mezzo, la frana non è stata ancora rimossa e la strada non è stata messa totalmente in sicurezza. A tal proposito il nostro gruppo comunale, per mano dei consiglieri Luca Lombardi e Federica Cozza, aveva presentato a fine 2020 un’interpellanza in cui si sollevava questo problema e si chiedeva al Sindaco come mai, dopo un anno dall’evento, non erano ancora iniziati i lavori, e sebbene nella risposta veniva sottolineata, pur non conoscendone le tempistiche, l’assoluta necessità di rispristinare l’area, ad oggi, l’unico riscontro tangibile è lo stesso scenario di un anno e mezzo fà: la careggiata franata delimitata da una barriera a rete, con qualche blocco di cemento per impedire ai mezzi di finire nel torrente, e  senza nessuna indicazioni o cartello che indichi una data di inizio lavori. Tra l’altro la stessa alluvione ha eroso il muro di protezione del tubo delle acque nere che ora è a cielo aperto. Nessun lavoro è stato fatto per ripristinare il danno e c’è il rischio, in caso di rottura del tubo, di un sversamento nel torrente e in mare, con un inevitabile inquinamento delle acque.

È indubbio – conclude Consiglio – che un aspetto fondamentale di un’area industriale, che rappresenta il cuore pulsante dell’economia di un territorio, sia la presenza di infrastrutture e vie di comunicazione adeguate e con un impatto sicuro e funzionale sulla mobilità e sul traffico. E, purtroppo, non è quanto si riscontra nell’area industriale della nostra città, che sembra completamente abbandonata a sé stessa e, soprattutto, dimenticata dalla nostra Amministrazione”.