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La sua amicizia con Amadeus è ormai nota: “Ma prima del Festival ho scritto anche a Baglioni e Conti” ci tiene a sottolineare il sindaco di Sanremo, Alberto Biancheri. “Il Comune deve sostenere le iniziative e non essere di intralcio” è stato questo lo spirito col quale il primo cittadino ha collaborato con la Rai e gli organizzatori del 74° Festival di Sanremo.

E l’obiettivo del Festival diffuso è stato raggiunto: da villa Nobel all’ Hotel Miramare, estendendosi verso il mare con la nave Costa. Fuori dalle telecamere gli chiediamo se sia stanco: “No, felice” ci tiene a sottolineare Biancheri, giunto all’ultimo kermesse da amministratore. Dato che sottolineato anche Fiorello, scherzando nella prima conferenza, coincidente con la fine del mandato di Amadeus.

“Prima di cominciare ho mandato un messaggio a Baglioni e a Conti. In questi anni ho costruito tanti bei rapporti, anche con Amadeus ci siamo poi rivisti in situazioni non formali” racconta. Il sindaco di Ascoli Piceno ha fatto avere un bel plateau di ascolane a Russell Crowe che ha fatto ottima pubblicità in sala stampa, lo incalziamo: “Potevamo fare qualcosa per la taggiasca?” ma lui dribbla: “Abbiamo puntato tanto sui fiori: è stato il Festival dei fiori.”

Sanremo e la kermesse canora andranno avanti anche dopo il suo mandato ma la questione PalaFestival rimane attuale: “Quest’anno non se ne è parlato tanto ma è un tema vivo. E se ne riparlerà.” A proposito, scherziamo ma non troppo, Vacchino – patron dell’Ariston – ha scritto un libro sul Festival, perchè Biancheri no? Tra record di ascolti, Covid e superospiti ne ha visti delle belle anche lui. “Ma il mio superospite preferito rimane la gente” chiude il sindaco.

L’intervista ad Alberto Biancheri, ad inizio articolo.