tomba francesco corradi
Nella foto il monumento funebre del dott. Francesco Corradi nel cimitero della Foce a Sanremo

Il 28 dicembre 1870, nel palazzo sito in via Siro Andrea Carli angolo via Vittorio Emanuele, appena terminato, venne inaugurato il primo asilo d’infanzia del ponente ligure.

Ciò fu reso possibile grazie alla eredità lasciata al Comune di Sanremo dal dott. Francesco Corradi ammontante alla enorme somma (per i tempi) di lire oro 230.000, che ad oggi corrisponderebbero a circa 3 milioni di euro. Tale somma venne impiegata per costruire il citato palazzo (che costò 92.500 lire), mentre la restante parte venne investita in titoli di stato la cui rendita avrebbe per anni consentito di accudire e fornire il pasto gratuitamente ai bambini di famiglie bisognose, ciò secondo il desiderio del fondatore, che raccomandò tuttavia “decoro senza sprechi”.

I compiti di accoglienza, assistenza ed educazione vennero affidati alle Figlie di N.S. della Misericordia, congregazione fondata nel 1837 a Savona, coadiuvate da personale di servizio.

Generazioni di bambini vennero assistiti, anche negli anni di crisi profonda attraversati dall’Italia, come nel 1917, l’anno di Caporetto della prima guerra mondiale con il Paese stremato e affamato, o nel terribile inverno del 1944, in piena guerra civile, con i bombardamenti e la scarsità di cibo.

Nel secondo dopoguerra con l’immigrazione, specie dalle regioni meridionali, la città raddoppiò la popolazione e vennero creati nuovi quartieri. L’Istituto Corradi decise di trasferirsi in periferia. Vendette nel 1963 alla Banca Popolare di Novara il giardino confinante con via Roma e costruì l’attuale sede in strada Borgo-Via Martiri della Libertà, inaugurata l’anno successivo, con spazi razionali e dotata di tutti i più moderni servizi. Oggi l’Istituto conta tre plessi: Sanremo (mini-nido, primavera, scuola d’infanzia), Bussana (scuola d’infanzia), Arma di Taggia (primavera e scuola d’infanzia), ospita complessivamente 220 bimbi e impiega 24 dipendenti tra personale insegnante e addetti ai servizi, mantenendo viva la memoria del fondatore il dott. Francesco Corradi.

Questi, nato a Sanremo il 10 marzo 1806, si laureò in medicina e chirurgia all’Università di Torino nel 1829 e fece corsi di specializzazione a Pavia e Milano. Vinta la condotta medica di Ceriana colà si trattenne sino al 1836. Quell’anno a Genova infieriva il colera (Sanremo ne fu risparmiata) e il dott. Corradi si mise a disposizione del Governatore della città. Si prodigò a Montoggio e poi a Genova senza sottrarsi a fatiche. Si contagiò egli stesso scampando alla morte.

Terminata l’epidemia restò a Genova come medico delle famiglie più in vista. Adottò per ogni paziente una scheda con cui delineava lo studio tipologico, familiare e ambientale del soggetto: anticipo della cartella clinica secondo criteri tuttora validi. Gli venne pure assegnato l’incarico di curare i bambini dell’Asilo del Carmine in Genova, istituzione inesistente nella allora Divisione di Nizza che comprendeva le province di Nizza, Sanremo e Oneglia. Decise di destinare tutti i suoi averi e la sua biblioteca di oltre 3.000 libri di scienze, arte e letteratura (primo nucleo della futura Biblioteca Civica che a lui venne intestata) con il testamento depositato nel 1862 agli atti del notaio Giuseppe Nota di Sanremo. Appena tre anni dopo, all’età di 59 anni, il dott. Francesco Corradi moriva in Genova. Sull’onda della generale impressione suscitata in Sanremo dalla notizia del suo cospicuo lascito, il 18 dicembre 1865 il Consiglio Comunale decideva di fondare un asilo infantile in Sanremo, elevato a “corpo morale” da Vittorio Emanuele II il 2 aprile 1866.
Il 28 novembre 1870 al dott. Francesco Corradi venne dedicata la strada parallela alla via Vittorio e con solenne cerimonia il 10 gennaio 1870 le spoglie del benefattore vennero traslate dal cimitero di Staglieno di Genova a quello di Sanremo in zona Foce in apposito monumento funebre elevato dall’Amministrazione dell’Istituto a lui intitolato.