video
play-rounded-outline
03:57

“È stata un’estate positiva, molto impegnativa per noi ma i numeri ci confortano e ci riteniamo soddisfatti”. Lo dice Christian Feliciotto presidente provinciale di Federturismo, una delle due maggiori associazioni di albergatori, legata a Confindustria. “Il clima estremamente favorevole di settembre ha aiutato ad allungare la permanenza di tanti turisti che hanno scelto la nostra meta in questo periodo, meno affollato e decisamente più vivibile. Siamo fiduciosi anche per il mese di ottobre che a Sanremo propone eventi di richiamo: dopo la bella vetrina del triathlon internazionale e del rally, sarà poi la volta della rassegna del Club Tenco, senza dimenticare i tornei di poker al Casinò”.

“Abbiamo già ricevuto prenotazioni per il ponte dell’Immacolata a dicembre – continua Feliciotto – e poi ci sarà Sanremo Giovani e arrivano richieste ovviamente per il Capodanno per finire il 2023 in bellezza”.

In tanti però hanno sottolineato un calo nel mese di luglio che si è salvato grazie ai turisti stranieri.

“Veniamo da anni complicati a causa della pandemia – dice – nel 2022 con l’emergenza alle spalle siamo stati presi d’assalto da turisti dei bacini limitrofi, diciamo Piemonte e Lombardia, dato che era ancora complicato affrontare certi viaggi in aereo. Quest’anno la situazione si è un po’ riequilibrata e tanti italiani hanno nuovamente prenotato vacanze nel sud o all’estero ma fortunatamente gli stranieri ci hanno scelto ed hanno così compensato il calo dei nostri connazionali”.

Sanremo però non è stata esente da critiche per l’eccessivo numero di cantieri aperti proprio durante l’estate.

“Quando parlo di difficoltà legate al nostro territorio mi riferisco anche alla viabilità e alla fruibilità della città, difficoltà di parcheggio con la chiusura a luglio del ‘polmone’ di piazza Eroi che non si può rimpiazzare, speriamo che questo sacrificio sia presto ripagato”.

Chi è in testa alla classifica dei clienti migliori e più numerosi, oltre gli italiani?

“Sicuramente ci sono i francesi – conferma Christian Feliciotto – che non riesco quasi più a definire stranieri dato che ormai sono ‘di casa’, a seguire il mercato scandinavo, tedesco e olandese. Diciamo che abbiamo ospitato tanta Europa, oltre ad un interessante ritorno di americani e  asiatici”.

L’intervista completa a Feliciotto nel video servizio a inizio articolo.