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Inaugurato nel 1838, il cimitero monumentale della Foce, a Sanremo, fu realizzato per motivi di natura urbanistica e igienica, andando a sostituire l’antico cimitero del Vallotto dopo l’epidemia di colera che colpì la città nel 1837.

Nel corso degli anni, di pari passo con l’aumento della popolazione, il cimitero subì diversi ampliamenti, l’ultimo dei quali nel 1916. Il cimitero della Foce ha ospitato sepolture fino al secondo dopoguerra e nel 1980 è stato dichiarato “monumentale”.

Caratteristica è la ricchezza di tombe di notevole qualità artistica e la folta presenza di cittadini stranieri, per lo più turisti in villeggiatura. Si tratta di un cimitero cosmopolita e multiconfessionale, dove, cioè, sono state sepolte persone di varie religioni.

Noi di Riviera Time lo abbiamo visitato in compagnia del professor Marco Macchi, per scoprire alcune curiosità legate, in particolare, a personaggi illustri e a famiglie che hanno fatto la storia di Sanremo. Il nostro viaggio inizia dai cancelli d’ingresso, dove sorge la cappella della famiglia Marsaglia, per terminare nella zona ‘dei turisti’, quella che, purtroppo, versa in condizioni più critiche.