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Sono in corso a Sanremo due manifestazioni di protesta nei confronti della scelta di offrire visibilità al presidente ucraino Volodymir Zelesnky nel corso della serata finale della 73esima edizione del Festival della Canzone Italiana.

La prima, iniziata alle ore 10 presso Piazzale Cherotti, in zona Pian di Nave, è stata organizzata dall’associazione locale Morirò Pecora Nera (crasi di molte realtà dissidenti cittadine, dal movimento No Green Pass Imperia alla sezione locale del CNL), assieme ai partiti Democrazia Sovrana e Popolare (di Marco Rizzo), Ancora Italia (di Francesco Toscano), ItalExit (di Gianluigi Paragone) e una moltitudine di altri sindacati e associazioni. Tra i personaggi più noti che interverranno nel corso della dimostrazione, la quale si protrarrà fino alle ore 20, il filosofo Davide Tutino, leader di Resistenza Radicale; Franco Fracassi, reporter investigativo e di guerra; Alberto Contri, giornalista scientifico e presidente della Federazione Italia di Comunicazione; Ugo Mattei, giurista, attivista politico e fondatore del nuovo Comitato di Liberazione Nazionale; e infine il cantautore Povia, più volte protagonista della kermesse.

Parallelamente, in Piazza Vincenzo Muccioli, si sta svolgendo un flash mob organizzato da Rifondazione Comunista, Unione Popolare, ARCI, ANPI, CUB Imperia, CUB Savona, Savona Disarmo e Cittadinanza Attiva. Presente il segretario nazionale di RC, Maurizio Acerbo, il quale non esclude che, nel pomeriggio, possa avvenire un’unione tra le due manifestazioni.

Le interviste nel video-servizio a inizio articolo.