Nell’ambito della sua multiforme attività culturale, che spazia dalla musica all’araldica, dall’editoria agli studi religiosi, il poligrafo sanremese Faris La Cola (conosciuto soprattutto come Freddy Colt) ha recentemente portato a termine un nuovo lavoro frutto di studi e riflessioni spirituali. Si tratta di una monografia intitolata “San Martino, il cavaliere particolare”, dedicata appunto al popolare santo che fu dapprima milite dell’Imperatore Giuliano l’Apostata e poi eremita, quindi vescovo di Tours.

Il libro è stato pubblicato dalle edizioni Irfan di San Demetrio Corone (Cosenza), una casa editrice specializzata in temi religiosi interconfessionali, come decimo volume della collana “Tracce della Profezia”. Nella stessa collata tre anni fa era uscito, sempre dello stesso autore, un fortunato libretto su San Giorgio.

In questo caso si ricostruisce sia la vita che, ancor più, l’esempio emblematico della Carità di San Martino, riferendosi sia a fonti coeve (in particolare la “Vita Martini” di Sulpicio Severo) sia ad agiografie di autori moderni. Si ricorda l’importanza che il culto di questo santo ebbe soprattutto nella Francia del Medioevo, quindi la sua diffusione europea. Tradizioni popolari, leggende cavalleresche e significati profondi vengono messi in luce in questo studio sintetico, a cui ha voluto riservare parole di apprezzamento il vescovo di Ventimiglia-Sanremo Monsignor Antonio Suetta, scrivendone la prefazione. Tra i dati poco conosciuti che emergono da quest’opera di Faris La Cola vi è la presenza del Santo sul territorio del Ponente ligure, essendosi Martino ritirato in eremitaggio sull’isola Gallinara prima di stabilirsi nelle Gallie – un particolare che pochi ricordano. La grande Storia e la “piccola storia” talvolta si incontrano, magari nelle pagine di un libro.

La copertina è illustrato con una bellissima icona concessa dall’artista veneto Roberto Zaniolo. Il saggio “San Martino, il cavaliere particolare” è distribuito nelle librerie di tutta Italia, oltre che sulle piattaforme online.