È giorno di festa a Genova per l’inaugurazione del 63° Salone Nautico, dove è sbarcato anche il Gruppo Cozzi Parodi con Marina degli Aregai e Marina di San Lorenzo. Tra il 21 ed il 26 settembre, gli oltre 100.000 visitatori, attesi alla Fiera del Mare, potranno prendere informazioni all’ angolo azzurro, come il mare, e d’oro, come la sabbia: i due elementi che si fondono negli approdi confortevoli della Riviera di Ponente. Piccola oasi nel traffico del Salone: nel settore, il primo nel Mediterraneo e terzo al mondo.

Nonostante la stagione estiva sia ormai al tramonto, l’agenda del Gruppo Cozzi Parodi è fitta di impegni: già fissata la partecipazione alla Sun2023 di Rimini seguita, nei prossimi mesi, dalla presenza ai Festival di Oslo, Londra e Utrecht. Il Salone genovese è un evento che racchiude la nautica, il design, il made in Italy ma anche la mondanità. Alla cerimonia di apertura hanno preso parte quattro Ministri e domani è attesa la premier Giorgia Meloni.

Di seguito il comunicato proveniente dall’ufficio stampa di Giovanni Toti, presidente di Regione Liguria, per l’odierna giornata inaugurale: “La nautica italiana è un’eccellenza di livello mondiale e il Salone Nautico Internazionale di Genova è da tempo tornato ad essere centrale tra le manifestazioni fieristiche di questo settore, ma non è stato facile arrivare a questi risultati. Il nuovo quartiere della Foce con il Waterfront è un po’ come una versione genovese della Potsdamer Platz, rinata dopo il crollo del Muro di Berlino e diventato il simbolo dell’unione e della crescita della Germania, ridisegnato da quella stessa penna di Renzo Piano che ha concepito il restyling della piazza berlinese: nel nostro caso abbiamo abbattuto il muro dell’ipocrisia, che dipingeva il Salone come un semplice giocattolo per ricchi, il sospetto che circondava il dialogo tra imprese e istituzioni. Passo dopo passo, abbiamo costruito il successo di oggi, applicando il ‘modello Genova’ anche al Salone e alla nautica, un settore nel quale la Liguria è leader, con un metodo che ha messo insieme pubblico e privato per perseguire un progetto comune e costruire la fiducia”. “Su questa collaborazione tra pubblico e privato si è costruito quel clima di fiducia che oggi ci permette di guardare al futuro tutti insieme, continuando a stringere sempre di più i bulloni del rapporto tra enti e imprese. Ora – continua il presidente Toti – dal mondo dell’imprenditoria deve venire la forza per aiutare la politica a superare il muro di no e il recinto dell’ipocrisia che ancora bloccano questo Paese. In Liguria lo stiamo vivendo con le proteste contro il rigassificatore di Vado Ligure e la nuova diga di Genova, ma in tutta Italia ogni volta che si cerca di realizzare un progetto c’è qualcuno che alza il dito per dire di no o, peggio, all’insegna del benaltrismo, si limita a chiedere di non farlo del tutto se non è esattamente come lo si desidera. Oggi la politica ha bisogno che il mondo dell’impresa e quello dell’opinione pubblica qualificata siano al suo fianco per sostenerla quando qualcuno cerca di fermare i progetti o si adopera per disfare quello che altri hanno costruito”.