Sono stati presentati ieri alla Camera di Commercio di Imperia gli interventi di rigenerazione urbana che saranno finanziati tramite il Fondo Strategico regionale sul territorio dell’imperiese. Tra questi un finanziamento di quasi 250mila euro al Comune di Mendatica per un nuovo punto di ristoro a servizio del comprensorio di Monesi.
“Lâarea di intervento Ăš situata nel Comune di Mendatica, a quota 1445 s.l.m., nella frazione di Valcona Soprana: il nucleo agro-pastorale fa parte, insieme a Monesi, Valcona Sottana, le Salse, dei pascoli di alta montagna in cui, storicamente, in primavera, venivano portate le greggi per trascorrervi lâestate fino a fine settembre”, spiega il sindaco Piero Pelassa.
“Valcona Soprana, immersa nel Bosco delle Navette (area SIC Ligure/ Piemontese), si colloca in modo strategico – precisa – lungo il percorso storico che unisce il comprensorio di Monesi con Briga Alta (CN), Upega (CN) e il tracciato della Monesi-Limone: una via utilizzata per lo sci di fondo, lo sci alpinismo, il trekking, la mtb e le ciaspole: una risorsa turistica, ambientale e sociale fondamentale per lâintero Territorio che, grazie alle strategie di rigenerazione pianificate dalla Regione Liguria e dagli Enti locali, guarda verso un turismo innovativo, âslowâ, sostenibile e solidale”.
“Il progetto dell’ing. arch. Andrea Barla (con lâing. Francesco Castelli, lâarch. AndrĂš Clos, il geol. Giorgio Ligorini e il perito Marco Canepa), prevede un intervento di adeguamento tecnico-funzionale di un fabbricato rurale agricolo con la finalitĂ di realizzare un punto sosta/ristoro ad elevata efficienza energetica e seduzione architettonica a servizio della rete escursionistica del comprensorio montano di Monesi: attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, nel rispetto della tradizione costruttiva del luogo, permette il riuso della âparte materialeâ della civiltĂ delle malghe e riattiva un processo virtuoso, consapevole e sostenibili di nuova “abitabilitĂ ” del territorio – prosegue il primo cittadino. – Lâedificio, dal punto di vista turistico rappresenta un punto di appoggio e di partenza per escursionisti lungo lâintero periodo dellâanno; dal punto di vista energetico Ăš in grado di soddisfare lâ80% del fabbisogno per riscaldamento, acqua calda idrico-sanitaria, ventilazione e illuminazione mediante energia rinnovabile; dal punto di vista sociale Ăš una struttura accessibile a persone con ridotte o impedite capacitĂ motorie, unica nel comprensorio di Monesi; dal punto di vista economico offre nuovi posti di lavoro stabili, soprattutto per giovani come contrasto allâesodo demografico”.
“La sfida Ăš quella di favorire il ritorno alla vita in montagna attraverso lâinsediamento in loco di unâattivitĂ produttiva economicamente sostenibile: lâintervento vuole essere il primo tassello alla base di un processo virtuoso di rigenerazione che intreccia qualitĂ architettonica, innovazione culturale e rinascita sociale ed economica: il punto sosta/ristoro Ăš un alleato silenzioso e neutrale, la cui presenza dĂ nuova vita ad un “passato” altrimenti destinato alla perdita e allâoblio e offre lâopportunitĂ per uno sviluppo sociale culturale di tipo contemporaneo: il progetto di riqualificazione fisica diventa occasione di riconquista e riappropriazione di un luogo, riassegnando unâidentitĂ concreta e riconoscibile al territorio alpino. Attraverso la riattivazione del sistema produttivo e dellâeconomia agro-pastorale e di accoglienza, Ăš possibile realizzare “un luogo che si rigenera attraverso una rinnovata alleanza con la montagna”. Noi crediamo profondamente in questi principi, amiamo questo territorio e pertanto ringraziamo la Regione Liguria e lâassessore regionale allâUrbanistica Marco Scajola per aver creduto fortemente in questo progetto aiutandoci alla sua realizzazione con un finanziamento di euro 248.799,97“, conclude Pelassa.








