scuola

“Il Governatore della Regione Liguria non cessa di stupire! Le sue performances si propongono all’attenzione dei cittadini come eloquenti narrazioni di un agire politico volgare e biecamente strumentale. L’emergenza sanitaria non ferma il sistema delle regalie messo a regime per l’occasione delle elezioni regionali”. Inizia così la nota stampa del Partito della Rifondazione Comunista di Imperia sulla gestione dei fondi straordinari per la scuola da parte del governatore ligure Giovanni Toti.

“In ordine di gravità: nel corso di un’intervista rilasciata ad Avvenire su come superare la burocrazia Il Governatore Giovanni Toti ha risposto sostenendo l’urgenza di cancellare il codice degli appalti, le gare europee, i controlli paesaggistici, i certificati antimafia vaneggiando su un ipotetico modello di ricostruzione post bellico, su una soglia della moralità positivamente mutata per effetto dell’emergenza sanitaria e sulla sua generica e discutibile fiducia nel fatto che le leggi vanno rispettate e che è possibile fidarsi.

“Io mi fido” ha dichiarato il Governatore. Certo un tale atteggiamento di fiducia denota due situazioni dirimenti: o lo stesso ignora i sistemi attraverso i quali le organizzazioni mafiose agiscono per intromettersi nell’economia legale, oppure cede a pericolose generalizzazioni e a facili semplificazioni che certo non si addicono all’amministratore di una città metropolitana come Genova dove solo qualche mese fa, per quanto concerne i lavori in esecuzione per il Ponte ex Morandi, grazie ai controlli antimafia, resi possibili proprio da quella conquista normativa che lo stesso vuole cancellare, si è potuti tempestivamente intervenire.

In tal maniera si entusiasmano i grandi gruppi finanziari e industriali privati palesemente calpestando i diritti dei cittadini.

L’altra regalia, questa non figurata, trattandosi di denaro sonante, è rappresentata dalla cospicua somma di fondi dell’Unione Europea che Toti e la giunta regionale hanno deciso di ripartire per sostenere le famiglie in difficoltà a seguito dell’emergenza sanitaria da COVID-19. Solo i numeri possono darci la misura della scellerata decisione del Governatore e della sua Giunta.

171.972 sono i ragazzi che frequentano le scuole statali in tutta la Liguria e 21.736 sono quelli che frequentano le scuole private. Alle scuole statali sono stati destinati 1,5 milioni di euro, alle scuole paritarie 1 milione di euro, ovvero un contributo teorico procapite per la scuola pubblica 10 volte inferiore a quello destinato per la scuola privata. Un vero insulto al dettato della nostra Carta Costituzionale. E va ribadito che questa decisione è il frutto di una scelta politica vergognosamente strumentale, che risulta ancora più irritante ed abietta quando si vanno a considerare le reali difficoltà dei numerosissimi studenti circa la possibilità di seguire in modo agevole la didattica online utilizzando pc, tablet e telefonini.

Numerose famiglie non solo non dispongono di un dispositivo adeguato perché non possono permetterselo, in non rari casi, non dispongono neppure di una connessione e denaro per acquistare un abbonamento wifi. Da non trascurare quelle famiglie che vivono in località non raggiunte dalla rete. C’è inoltre un aspetto ulteriore che complica la possibilità di partecipare al bando. Si tratta di un dettaglio squisitamente burocratico. La famiglia deve anticipare la somma, allegare documento di acquisto del dispositivo, compilare la domanda online sul sito indicato, dichiarare l’importo del documento ISEE, attendere la compilazione della graduatoria e sperare di ricevere la somma anticipata nell’ipotesi migliore di aver correttamente compilato la domanda, pena la sua esclusione.

Ebbene se il Governatore avesse voluto concretamente sfidare la burocrazia, come convintamente ha sostenuto in merito al codice appalti, avrebbe potuto entrare nel merito della questione, immaginando che per molte famiglie la soglia della povertà è stata ampiamente superata con l’emergenza sanitaria e che non è, per molti nuclei familiari, possibile anticipare la somma non solo per acquistare il dispositivo ma neppure per acquistare una connessione. Pertanto il diritto all’istruzione sancito e garantito dalla nostra Costituzione è per moltissimi giovani negato.

Quel contributo comunitario per molti rischia di rimanere non accessibile oltre che distribuito in modo sproporzionato. Va ribadito, a caratteri cubitali, che per numerosi alunni provenienti da famiglie in difficoltà, come non pensare agli allievi stranieri, agli alunni con handicap, questo anno scolastico si è, ahinoi, già concluso. E si è concluso nell’indifferenza della politica, nell’indifferenza degli amministratori che hanno prediletto scelte politiche di parte volte a ricercare i favori dei soliti noti reiterando la solita prassi, ovvero una diseguale distribuzione delle risorse.

Eppure questa Pandemia ha reso evidente i guasti di una sanità impoverita da circa venti anni di tagli indiscriminati, rende visibile la gravità dei danni arrecati al pianeta, mostra quanto sia iniquo e disumano il modello di sviluppo neoliberale. La Sanità ligure gravemente taglieggiata dall’amministrazione Toti non è stata in grado di arginare il contagio, la Liguria è colpevolmente in cima alle classifiche per decessi, eppure l’amministratore e la sua giunta perseverano senza vergogna in esibizioni elettoralistiche che tradiscono non solo la loro inettitudine politica ma anche la loro implacabile insensibilità alla sofferenza dei molti”.