Rientro in aula, intervista al pediatra sanremese Gianfranco Trapani
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A poco meno di due settimane dalla riapertura delle scuole, abbiamo incontrato il professor Gianfranco Trapani per parlare con lui dei comportamenti da adottare in famiglia e in aula.

“La cosa importante è che la scuola riprende – afferma Trapani – perché è importante che i bambini vadano a scuola e possano così riavere la loro socialità. Ovviamente questa malattia è una condizione di vita nella quale noi ci troviamo e che cambierà il nostro futuro, come ho scritto nel mio libro “Bambini e Covid-19 come orientarsi“.

Sull’utilizzo della mascherina aggiunge: “Intanto bisogna dare fiducia ai bambini, se i bambini vengono educati bene dai genitori e dai professionisti a portare la mascherina, in seguito saranno loro ad educare i genitori a portarla. La mascherina non deve essere uno spauracchio, tenuto conto che il decreto dice che la mascherina va portata dai bambini quando non è garantito il distanziamento, ad esempio quando il bambino si alzerà dal banco e durante l’ora di ricreazione.

Bisogna cambiare il modo di comportarsi, non c’è altra possibilità che adattarsi a questa situazione che stiamo vivendo e per fortuna i nostri bambini sono molto più bravi degli adulti ad adattarsi.

Per quanto riguarda la misurazione della temperatura corporea: “Io sostengo – spiega Trapani – che la temperatura ai bambini vada misurata tutti i giorni a scuola, non soltanto a casa. I genitori devono tenere a casa i bambini con la febbre, dopodiché si contatta il pediatra che ha le competenze per cercare di capire quale può essere patologia del bambino. Se c’è un dubbio, farà fare il tampone. Il comportamento dei genitori deve essere responsabile e le istituzioni devo aiutare i genitori che hanno problemi a restare a casa senza penalizzarli dal punto di vista economico, se hanno i bambini malati. Noi come pediatri siamo in grado di aiutare i genitori a gestire questo tipo di problema”.