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La Polizia di Frontiera di Ventimiglia, costantemente impegnata sull’ampia fascia confinaria tra la provincia di Imperia e il Dipartimento delle Alpi Marittime, nonché nel territorio cittadino, come disposto dal prefetto Romeo e dal questore Peritore nell’ambito del dispositivo di Ordine e Sicurezza Pubblica, continua a svolgere mirati servizi per il contrasto alla criminalità, nonché alla ricerca di latitanti ed alla trattazione dei migranti irregolari.

Sono stati disposti numerosi posti di blocco e di controllo negli ultimi giorni, effettuati presso tutti i valichi di competenza, principalmente sul valico ferroviario e su quello autostradale, senza trascurare i valichi di San Luigi, San Ludovico e Olivetta San Michele nella Valle Roja.

Numerose le persone identificate ed i veicoli fermati e controllati nelle banche dati nazionali e internazionali, anche con l’utilizzo di personale specializzato e sofisticate apparecchiature in uso alla Polizia di Frontiera, in grado di rilevare i documenti falsi e falsificati. Nelle maglie strette della Polizia di Stato di Ventimiglia, è finito anche un Italiano di 24 anni di Milano, che viaggiava a bordo di un autobus di linea controllato la notte scorsa in barriera autostradale A10.

Il veicolo su cui viaggiava, partito da Barcellona (E), era diretto a Milano dove però il ricercato non è mai arrivato, poiché per lui si sono aperte le porte del carcere di Sanremo.

Dal controllo dei passeggeri infatti emergeva che uno di essi, M.P. che viaggiava con una fotocopia di un passaporto e “titolare” di un importante curriculum criminale nonostante la giovane età, era ricercato perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Monza pochi giorni prima, perché responsabile di rapina aggravata, (nella fattispecie aveva rapinato con un coltello appuntito un coetaneo in un parco sottraendoli un telefonino), porto abusivo di armi e resistenza a pubblico ufficiale.

Il possesso della sola fotocopia del documento ed i numerosi precedenti, non hanno convinto gli agenti della Polizia di Frontiera, diretti dal vicequestore Martino Santacroce, che lo hanno portato presso gli Uffici di Piazza della Libertà per gli approfondimenti, attraverso i quali è poi emersa la latitanza.

Clamorosi i precedenti di M.P. e la tendenza a delinquere nonostante l’età, poiché più volte ha rapinato con armi coetanei con minacce e violenza nell’hinterland milanese, ma a condire il suo “curriculum”, tra i vari reati commessi compaiono anche vari furti in abitazione, lesioni personali, stupefacenti e maltrattamenti in famiglia.

“La Polizia di Stato, grazie alla professionalità dei poliziotti ed all’elevato numero di controlli messi in atto a Ventimiglia, ha assicurato alla giustizia un rapinatore, che in Lombardia ha colpito più volte con armi e minacce verso giovani vittime, alle quali ha sottratto cellulari e denaro”, dichiara il dirigente della Polizia Martino Giorgio Santacroce.