panettiere

In questi ultimi due mesi difficili è tornato di grande attualità e di interesse l’esercizio commerciale di vicinato, di prossimità. I panificatori si sono confermati una volta in più come i soggetti a cui rivolgersi per i beni di prima necessità, quelli alimentari, dei prodotti freschi da acquistare senza spostarsi troppo da casa, in modo facile e veloce, in sicurezza e senza accalcamenti.

Luigi Giuliani, presidente provinciale Assipan (associazione di categoria di Confcommercio) e membro del relativo consiglio direttivo nazionale, esprime il suo orgoglio per la vicinanza mostrata dai suoi colleghi nei riguardi dei clienti: “Nonostante il rincaro della farina, nostra materia prima, i fornai hanno mantenuto gli stessi prezzi pre-Covid 19. L’associazione di categoria non da indicazioni sui prezzi da mantenere, ma alcuni panificatori hanno persino abbassato il costo del pane, per dimostrare la propria solidarietà verso tutti quei lavoratori che hanno dovuto sospendere le proprie attività, sono stati messi in cassa integrazione, hanno perso il lavoro, ma sono restati con le spese integre e immutate”.

E così continua: “I panificatori hanno deciso di mantenere il prezzo del pane inalterato, consapevoli che si tratta di un bene primario, nonostante i costi siano aumentati – anche per gli interventi di sanificazione sempre più frequenti – e le vendite siano diminuite (si stima una riduzione dell’acquisto di farina del settore pari a 65-70%) dovute al mancato rifornimento di bar, ristoranti ed altre attività ricettive. Per questo intendo ringraziare i miei colleghi, auspicando che le istituzioni prevedano aiuti a fondo perduto per aiutare la nostra categoria”.