pompeiana torre panei

Venerdì 12 agosto sesta e ultima serata della rassegna “Amo Leggere” in programma a Pompeiana.

Alle ore 21.15 nella suggestiva cornice della Torre de Panei Francesco Sarchi presenterà il suo nuovo libro La Pallapugno una modernità difficile, edito da Antea Edizioni di Angelo Giudici.

Dialogherà con l’autore Flora Martini.

Il gioco del pallone, è stato l’attività ludica più diffusa in Italia dal Rinascimento al XIX secolo, ma a cavallo tra Ottocento e Novecento, quando la moda sportiva si diffonde in tutta l’Europa continentale, inizia a perdere sempre più spazi e appassionati sino quasi a scomparire. Sopravviverà solo in qualche enclave, soprattutto a livello folklorico o di rievocazione storica. Solo la variante della pallapugno dimostra ancora una certa vitalità nel Basso Piemonte e nel Ponente ligure.

Nel 1919, a Casale Monferrato un gruppo di sportsmen riunito intorno alla pubblicazione Il Giuoco del Pallone inizia una battaglia culturale per trasformare la pallapugno in uno sport moderno, sul modello degli sport inglesi. L’esperienza avrà vita breve, tuttavia seguire quel dibattito su fair play, terzietà dell’arbitro, necessità di regole scritte, certe e universali garantite da organi di controllo, decoro e educazione dei giocatori, serietà degli organizzatori, trasparenza e correttezza nella gestione delle scommesse, radici culturali e possibilità dialogiche con altre realtà non è solo fare la storia di un tentativo tanto generoso quanto vano, ma diventa anche indagine e riflessione su cause e modi del difficile e travagliato rapporto del nostro paese con la modernità.

Sarà una serata interessante, potrete se vorrete anche visitare il museo etnografico situato nella Torre, visitabile a partire dalle 20.30.

Francesco Sarchi è nato a Sanremo nel 1954 e vive a Santo Stefano al Mare. Ha insegnato educazione fisica nella scuola media e, da sempre, divide il suo tempo libero tra l’attività di tecnico di atletica leggera e la ricerca storica. Tra una seduta di allenamento e l’altra si occupa di immaginario medievale, di storia e antropologia dello sport e dei rapporti tra la nascita e lo sviluppo del racconto poliziesco e i coevi paradigmi scientifici e culturali.