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Per la rubrica “Election Time” abbiamo ospitato nei nostri studi il candidato sindaco di Dolcedo, Piergiorgio Gandolfo. Già primo cittadino del paese dal 1995 al 2004 e dal 2009 al 2014 (oltre che vicesindaco dal 2004 al 2009), Gandolfo si pone in discontinuità con l’amministrazione corrente, guidata da Giovanni Danio.

“Voglio bene al mio paese. Ci vivo da sempre e penso di conoscerne abbastanza i problemi”, commenta. “Tengo molto a Dolcedo e voglio sentirmi ancora utile par la cosa pubblica. La nostra lista è rappresentata da una stella a 7 punte racchiusa in un cerchio con in basso scritto Dolcedo. Le 7 punte rappresentano le 7 frazioni del comune“.

Gandolfo ha spiegato le ragioni della sua candidatura, che sono illustrate dettagliatamente nel programma della lista ‘Dolcedo’.

La lista civica ‘Dolcedo’

“Ho fatto una lista quasi completamente nuova. Sono rimasti solo in due della vecchia esperienza amministrativa, ossia Stefania Tallone e Piergianni Asplanato. Gli altri componenti sono William Aschero, Leonello De Angelis, Renzo Lupi, Ester Palazzo e Adolfo Ranise”, prosegue il candidato sindaco. “Sono sette persone. Potevano essere anche 10, ma non voglio metterle in competizione fra di loro. Se avremo il consenso entreremo tutti in comune. Ho anche stabilito che in caso di vittoria non sarò un accentratore. Voglio delegare ad ognuno di loro, che risponderanno delle loro deleghe. Questo rende la squadra abbastanza agevole penso, per non caricare sul sindaco tutte le incombenze del Comune”.

Il programma elettorale

Nell’intervista, Gandolfo ha affrontato diversi punti del suo programma elettorale, mettendo il focus inanzitutto su problematiche strutturali legate all’acqua ed all’assenza di fognature in alcune frazioni. “Dolcedo è un comune a vocazione turistica e agricola. Ha bisogno sin da ora di tanta manutenzione, soprattutto fra le frazioni. Ci sono problemi da affrontare subito, a partire dall’approvvigionamento idrico nei punti alti del comune. Penso a Santa Brigida, Rimbaudi, la parte alta di Isolalunga. Serve promuovere subito un incontro con Rivieracqua per capire come fare, se tramite nuove vasche di accumulo o con la trivellazione di nuovi pozzi. Questo è fondamentale. Ci sono inoltre borgate che sono senza fognature, come Ramelli e Acquasanta. Anche se non pagano l’occhio ad un primo sguardo, queste sono priorità”, spiega.

Gandolfo si sofferma poi sulla necessità del mantenimento dei servizi nel comune, partendo dalla caserma dei Carabinieri: “Ci sono problematiche di sfratto a riguardo. Promuoverò un incontro con la proprietà e i comuni limitrofi con il quale la caserma ha giurisdizione per poter fare il possibile per mantenere la caserma, che è essenziale non solo per Dolcedo ma per l’intera Val Prino. Abbiamo già perso banca e distributore di benzina. La perdita della caserma sarebbe un colpo duro. Va inoltre tenuta una cura più adeguata del cimitero. Lì vi è il nostro passato”.

Il candidato sindaco ha sottolineato infine l’importanza dello sferisterio e della squadra di pallapugno locale come eccellenze del borgo.

“Ricordiamoci che siamo Campioni d’Italia in carica. Ci sarà un attenzione particolare per questo sport tipico nostro. Mentre il calcio si gioca dappertutto, in Liguria questo sport si pratica ad alti livelli solo qui e a Bormida. Ciò causa inoltre un indotto a catena sui ristoranti e le pizzerie intorno. Lo sferisterio inoltre può essere migliorato per essere adibito ad ulteriori manifestazioni in maniera più efficace, come concerti e spettacoli. Sarà nostra cura razionalizzare tutti gli spazi. Sicuramente una cosa che faremo sarà chiedere alla società di chiamare la squadra non più Imperiese ma Dolcedese”, conclude Gandolfo.

Nel video servizio a inizio articolo l’intervista completa al candidato sindaco Gandolfo.