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Al via ricerca sperimentale sulla pesca alla sardella, attività di studio che getterà le basi per la presentazione alla Commissione UE di uno specifico “Piano di Gestione”: l’analisi messa in piedi permetterà di analizzare tutti gli aspetti legati a questo tipo di pesca e alla sostenibilità dell’ambiente marino ligure.

Fino al 30 aprile, le sei imbarcazioni autorizzate alla sperimentazione (selezionate con apposito bando regionale), potranno effettuare pescate sperimentali secondo il piano di monitoraggio pluriennale della “sardella” redatto da Regione Liguria, in collaborazione con l’Università di Genova, ed avvallato dal Ministero delle Politiche Agricole. Il prodotto pescato non sarà commercializzato, ma in parte destinato alla ricerca, mentre, il rimanente, donato ad enti che erogano servizi sociali, pubbliche assistenze, case di riposo, ospedali.

“In passato era un tipo di attività stagionale che rappresentava, per la piccola pesca artigianale locale, un’importante risorsa economica, oltre che culturale, poiché andava ad incidere sul reddito annuo per 30/50% del totale e ben oltre il 90% del reddito invernale” – afferma Responsabile Coldiretti Impresa Pesca Liguria Daniela Borriello.

“Utile quindi – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – il programma di campionamento scientifico, atteso per un decennio dai pescatori liguri, che avrà lo scopo di valutare tutti i possibili risvolti di questo tipo di pesca sull’ambiente marino, dando dei valori scientifici agli enti preposti”.