Il periodo invernale Ăš gravato piĂč del resto dell’anno da patologie stagionali come l’influenza che, insieme ad un aumento dei contagi da Covid-19, rischiano di appesantire e incidere in modo significativo sul buon funzionamento dei Pronto Soccorso. Arrivano dunque da Regione Liguria alcune raccomandazioni. Come ricorda anche il ministero della Salute, Ăš bene utilizzare queste strutture per problemi acuti e non risolvibili dal medico di famiglia, dal pediatra di libera scelta o dai medici della continuitĂ assistenziale (ex guardia medica).
Il Pronto Soccorso non Ăš, infatti, una struttura adatta a trattare patologie croniche o non urgenti. Come evidenziato anche dalle indicazioni ministeriali, non bisogna dunque rivolgersi al pronto soccorso se ci si trova in queste situazioni: per evitare il pagamento del ticket o per propria comoditĂ ; nel caso di visite specialistiche, per evitare liste di attesa; per ottenere la compilazione di ricette e/o di certificati; per ottenere controlli clinici non motivati da situazioni urgenti; per evitare di chiamare il proprio medico curante; per ottenere prestazioni che potrebbero essere erogate attraverso i servizi ambulatoriali.
“Nella nostra regione lo straordinario numero di patologie stagionali insiste su una popolazione estremamente anziana e affetta da malattie croniche e quindi intrinsecamente fragile – dichiara l’assessore alla SanitĂ Angelo Gratarola. – Tutto ciĂČ porta a volte al ricorso al Pronto Soccorso anche in situazioni per le quali sarebbe opportuna l’interlocuzione con il proprio medico di famiglia. Va ricordato che sovraccaricare i pronto soccorso, anche laddove la patologia puĂČ essere gestita tranquillamente presso il proprio domicilio, genera una serie di problemi agli ospedali e di tenuta della funzione emergenziale”.
Da qui l’appello dell’assessore alla SanitĂ : “In questi momenti difficili da un punto di vista sanitario – conclude Gratarola – serve uno sforzo corale che veda i cittadini, gli operatori sanitari, il governo della Regione e le forze di opposizione, tutti uniti, ognuno con il proprio ruolo, per garantire il miglior funzionamento della macchina sanitaria regionale. Occorre dunque mettere da parte appartenenze o rivendicazioni, che pur rappresentando il naturale strumento della critica costruttiva tra le parti, oggi non appaiono utili alla causa”.