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Una giornata importante oggi per Ospedaletti: questa sera il progetto del nuovo porto turistico è andato all’approvazione del consiglio comunale, passando con 9 voti favorevoli e 4 astenuti.

“Un cambiamento epocale per questo paese”, commenta il sindaco Daniele Cimiotti. “Finalmente dopo mesi di duro lavoro, 9 sentenze positive, siamo riusciti a portare questo progetto in consiglio e oggi approveremo appunto il progetto ed emetteremo la dichiarazione di pubblica utilità. Quindi da domani in avanti inizieremo l’iter approvativo relativamente a tutti gli altri enti interessati”.

Il costo dell’operazione per l’associazione temporanea di imprese per realizzare il porto si aggira intorno ai 90 milioni di euro, ci spiega il primo cittadino.

“8 milioni e mezzo di opere – che vengono richieste dal Comune – di miglioria all’intero paese”, spiega Cimiotti. “Noi riteniamo che con l’esecuzione del porto effettivamente l’intera città ne godrà. Arriveremo a realizzare opere davvero importanti, inclusa la nuova caserma dei Carabinieri. Si completa così questa grande trasformazione di Ospedaletti, sia come offerta turistica sia come posti di lavoro, perché un porto come questo significa veramente tanti posti di lavoro. Senza poi considerare i servizi, come i parcheggi, che saranno circa 500”.

115 i posti barca, soprattutto per battelli di grandi dimensioni: “Sono previste barche fino a 50 metri, qualcuna di 70 metri”, precisa il sindaco.

Saranno inoltre presenti tre stabilimenti balneari, di cui uno destinato agli animali, pannelli fotovoltaici e pale eoliche, un hotel e un’elisuperficie.

Il progetto è firmato dall’architetto Alborno, già progettista del porto di Cala Del Forte a Ventimiglia: “È un gran bel progetto, gli edifici sono molti meno rispetto a quelli del precedente progetto, inoltre nessuno degli edifici supererà i due piani, facendo sì che nessuno superi in altezza la pista ciclabile”, conclude.

Dai banchi dell’opposizione è intervenuta la consigliere Valentina Lugarà: “Ho dovuto chiedere numerosi chiarimenti rispetto alle garanzie che sono state prestate, soprattutto dal punto di vista legale e amministrativo, perché ci sono stati forniti purtroppo dei documenti parziali, gli ultimi ci sono arrivati ieri e non ci sono stati forniti i testi integrali”.

“Abbiamo chiesto che venissero approfonditi i requisiti dei soggetti che rilasciano le garanzie”, prosegue, “negli interessi di poter arrivare ad avere una procedura che arrivi alla sua conclusione, perché noi vogliamo che il progetto si realizzi e non vogliamo più avere intoppi”.

“Purtroppo noi non abbiamo potuto far altro che astenerci proprio per le criticità che abbiamo sollevato. Non avevamo la consapevolezza per poter dare un voto favorevole”, termina la consigliere.