Omosessuale, nero, sieropositivo, due figli. La vita di Orlando tra Olanda e Riviera.

Qual è la differenza tra un omosessuale e un nero? Quando sei nero non devi confessare nulla a tua mamma.

Questa è una vecchia barzelletta che ero solito ascoltare e raccontare vent’anni fa. Ma cosa accade quando sei sia nero sia gay? E se per di più sei anche sieropositivo?

Orlando, tu sei omosessuale, ebreo, nero e sieropositivo. Riesci ad immaginare la tua vita negli anni ’40?

“Tutte queste cose che mi rendono me stesso non erano accettabili negli anni ’40. La mia vita sarebbe molto più difficile e praticamente impossibile da vivere… nascondermi sarebbe l’opzione migliore. E in quegli anni non c’erano rimedi contro l’HIV pertanto la mia vita sarebbe stata davvero corta.”

Su un piano più formale: per quale di queste condizioni ti sei sentito più discriminato?

“Essere sieropositivo è la condizione più dura… Perché di fatto una corretta informazione non è sempre disponibile e per molte persone parlare di sesso è difficile. E non puoi parlare di HIV senza parlare di sesso.”

Sei Olandese ma vieni spesso a visitare la nostra Riviera. Noti differenze culturali tra i Paesi Bassi e l’Italia? E quali sono i tuoi sentimenti riguardo alla nostra piccola provincia?

“Amo la Riviera e devo ammettere che le persone della Riviera non sono molto aperte… ma grazie alla mia capacità di parlare con chiunque ho molti amici in Riviera, che sono felici di potersi finalmente aprire a qualcuno senza essere giudicati.”

Pensi che le nuove generazioni siano consapevoli dei rischi riguardanti il sesso non protetto? 

“No, penso che a causa della mancanza di informazione le nuove generazioni non siano consapevoli dei rischi.”

Temo che tu abbia risposto migliaia di volte alla prossima domanda. Qual è la primissima cosa che hai pensato quando hai scoperto di essere sieropositivo? 

“Il mio primo pensiero è stato: finalmente… Ero consapevole dei rischi che stavo correndo, quindi è stata una sorpresa senza essere una sorpresa.”

E com’è la tua vita adesso?

“La mia vita è fantastica. Grazie alle terapie il virus nel mio corpo è presente in quantità non rilevabili, che significa che non posso infettare nessun’altro. Il mio compagno è sieronegativo ma possiamo fare sesso senza paura.”

Parliamo di te: sei padre di due ragazzi. Parlaci di loro.

“Ho una figlia di 16 anni e un figlio di 14 e per loro avere un padre gay ed una madre lesbica è semplicemente normale. Sono felici e hanno molti amici che pensano che sia semplicemente normale. Sono orgogliosi delle mie attività legate all’HIV, del fatto che ne parlo apertamente e che aiuto gli altri. Come mia figlia ha detto una volta: ‘Sei davvero un padre pazzo… ma penso che tu sia cool'” (ride, ndr).

In conclusione: un messaggio per le giovani donne e i giovani uomini.

“Il mio messaggio è: sii sempre te stesso. Sii sempre forte. Ama sempre. E la cosa più importante: sii onesto con te stesso e ricordati sempre che non sei mai solo! E cerca amici di cui fidarti… sii sempre te stesso.”

 

Marco Antei