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Sentiamo spesso parlare di cambiamento climatico, un concetto che rimbomba nelle nostre televisioni e nei discorsi quotidianamente.

Cambiamenti che stanno investendo tutto il mondo e i cui riscontri si possono toccare “con mano” anche qui da noi, in un angolo di Liguria generalmente famoso per il suo clima mite.

Risalendo il nostro entroterra colpisce subito una cosa: la quasi totale assenza della neve, anche nelle quote più elevate delle vallate. Sebbene negli anni ci siamo abituati ad aver sempre meno nevicate, l’inizio del 2022 pare davvero drastico, specialmente se confrontato con le immagini di inizio anno 2021 dove una copiosa nevicata aveva fatto ben sperare in un ritorno dell’inverno.

La mancanza della neve è causata da temperature a dir poco “fuoristagione”, con picchi compresi tra i 15 e i 20 gradi a quote che superano i 1000 mt di altitudine, dati che in questi luoghi sarebbero fuori media anche a maggio. Fine settimana all’insegna delle maniche corte sui monti, dove le immagini dalla webcam del Rifugio La Terza sulla cresta del Saccarello sono impietose: la neve sopravvive all’ombra solo a quote superiori ai 1600 metri

Complice di tutto ciò la situazione climatica che il nostro paese ha attraversato in questi giorni, ovvero la presenza di un anticiclone africano che ha fatto innalzare le temperature di 10 gradi rispetto alla norma stagionale e ha elevato lo zero termico al di sopra dei 3000 mt. Caldo sui monti che ha causato fenomeni di nebbia e freddo nei fondovalle. Gennaio è solitamente più propenso a episodi di foehn, momenti in cui si verificano i picchi di calore nei mesi invernali, ma la frequenza con cui questi avvenimenti si manifestano è diventata assolutamente più elevata e frequente.

A preoccupare è poi la ricaduta che tutto questo potrà avere sul corso dell’anno, con gelate che colpiranno le piante risvegliate prima del tempo dal caldo, con i corsi d’acqua che non avranno il giusto approvvigionamento per l’estate e via via tutto ciò che è coinvolto nel preciso processo stagionale.

Questo fine settimana è stato caratterizzato da temperature più normali ma è prevista una nuova ondata di caldo in arrivo per giovedì. Le nostre montagne sono qui da sempre, ma mai come oggi si guardano attorno spaesate, attorniate da cambiamenti di cui non sono responsabili e che potrebbero irrimediabilmente comprometterle, anzi, comprometterci tutti.