Tanto fastidiosa da disturbare la pennichella piuttosto che una corsetta serale, senza parlare di un pic-nic fuori porta. La mosca domestica non è certo un insetto amato, a maggior ragione se presente in grandissima quantità, ed in questi giorni ad Imperia e provincia si sta verificando una vera e propria invasione.

Si tratta di un fenomeno percepibile ma di difficile delimitazione, data l’impossibilità di numerare gli insetti. Anche perchè la vita di una mosca domestica è stimata in un mese circa, durante il quale può deporre fino a 500 uova. Nei giorni scorsi, sia sulle pagine social cittadine che alla mail della redazione, sono pervenute segnalazioni di colonie di mosche a riposo sulle finestre e sugli animali domestici. Destinate comunque a scomparire con l’abbassamento delle temperature.

Nel Ponente ligure eravamo soliti combattere con la mosca olearia, a proposito tornata all’attacco dopo le recenti piogge nonostante la stagione da attenzionare fosse storicamente la primavera. Una minaccia per gli olivicoltori, impegnati nella raccolta, che stanno inoltre affinando alcuni metodi biologici per evitare l’infestazione e il danneggiamento ai frutti già martoriati dalla siccità estiva. La femmina della mosca olearia depone le uova all’interno dell’oliva dove si schiudono; le larve iniziano a nutrirsi della polpa scavando gallerie e causando marciume e l’impossibilità di utilizzare i frutti da frangere o per l’uso da tavola.

I tempi cambiano e purtroppo cambiano le stagioni, così mosca domestica e olearia, zanzare e insetti vari pullulano anche in autunno complici le temperature e il tasso di umidità più alte rispetto alla media. Queste sono le tesi avanzate a Repubblica dal docente di zoologia dell’Università di Genova, Stefano Vanin, che vede la proliferazione anche per l’aumento di sostanze organiche in stato di decomposizione (ad esempio carne in putrefazione, feci o frutta andata a male).

La ragione principale, secondo Vanin, però va ricercata nella mancanza di uccelli e pipistrelli, che sono specie insettivore, perchè non trovano più le condizioni adatte per vivere nelle città. Si trattava, in sostanza, di agenti che equilibravano naturalmente le quantità di mosche ed insetti in circolazione.

Il problema delle mosche comunque è più legato al fastidio personale dato che raramente possono causare problemi alla salute, seppur trasportino un alto numero di parassiti. I rischi sono correlati maggiormente a determinati ambienti, come gli ospedali. I casi di contagio dovuti alle mosche non sono comunque frequenti e di difficile identificazione.