Sette mesi per il consolidamento del ponte, quattro per la strada. Questi i tempi per concludere i lavori sulla strada provinciale 100, interrotta dal novembre 2016 in seguito a una frana che ha isolato la frazione di Mendatica, al confine con il Piemonte e la provincia di Cuneo.

La fase di diagnostica è stata lunga e accurata e, per quanto riguarda il ponte, ancora non è finita, ma ciò consentirà di eseguire in modo appropriato gli interventi per i quali la Regione Liguria ha impegnato 1,4 milioni. La frana ha un’estensione di circa 500 metri quadrati e un fronte di circa un chilometro. Per rendere l’intervento tendenzialmente stabile e definitivo occorrono dati precisi per capire cosa succede a monte della frana.

Questa mattina gli assessori alle infrastrutture Giacomo Giampedrone e all’urbanistica Marco Scajola hanno fatto un sopralluogo ai cantieri con i sindaci del territorio e i tecnici; al termine hanno fatto il punto della situazione nella sede del Comune di Mendatica. “Vogliamo accompagnare questi cantieri così importanti per Monesi e per tutta la valle – ha detto Giampedrone – l’obiettivo della primavera per la chiusura di entrambi i cantieri è a portata di mano. Torneremo per quella data ma siamo pronti a intervenire in caso sorgano nuove necessità. I sindaci e i tecnici stanno lavorando con dedizione e grande senso di responsabilità: diamo atto che stanno affrontando un’emergenza molto rilevante con strutture da piccoli comuni. Il monitoraggio costante è necessario perché le tendenze franose si registrano in tutta la vallata: anche la Regione Piemonte sta procedendo a valutazioni geodiagnostiche. Sono la base per fare in modo che gli interventi non siano vani, non siano da rifare daccapo una volta terminati, diano un livello di sicurezza sufficiente e servano a far ripartire davvero questa zona, a garantire vita, attività sociali, economiche e imprenditoriali in una zona che ha anche grandi potenzialità turistiche”.

“Tutto il comprensorio di Monesi è per gli imperiesi e per tutti i liguri di Ponente un luogo di affetto e radici – ha detto l’assessore Scajola – molti vengono da qui, molti hanno trascorso l’infanzia e le vacanze su queste montagne. Il maltempo ha messo in ginocchio una valle che si stava risollevando dopo anni di fatica e di crisi. Come Regione Liguria non potevamo stare a guardare. La zona deve ripartire con le infrastrutture e i collegamenti: speriamo di poter ricreare le condizioni per rendere nuovamente la zona vivibile per tante famiglie e tante attività economiche”.