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Mercoledì 11 e giovedì 12 agosto alle 21.30 all’Oratorio di Santa Caterina di Cervo andrà in scena lo spettacolo teatrale Non volevo essere normale, testo e regia di Irene Ivaldi, che sarà anche interprete sul palco. Lo spettacolo è promosso dalla Cumpagnia du Servu, in collaborazione con il Comune di Cervo.

Continua la ricerca di Irene Ivaldi, artista versatile che con disinvoltura passa dal genere drammatico al quello brillante, su figure femminili complesse, ironiche, a tratti grottesche. Sarà ancora una Cervo a ospitare in prima assoluta il nuovo lavoro dell’artista.  Non volevo essere normale (scritto diretto e interpretato da Irene Ivaldi, in collaborazione con Teatro di Dioniso), dà voce a Graziella, una donna di mezza età con una gran voglia di parlare. È una persona ordinaria, solo un po’ logorroica. L’unica passione che la eleva da un’esistenza senza pretese è la poesia. Ha trascritto per anni su quaderni gli incontri con parole che forse non capisce appieno ma che le vengono in soccorso nei momenti più complessi. La sua vita sentimentale è stata costellata di incontri fuggevoli e piuttosto sfortunati, che lei ha affrontato con una partecipazione eccessiva e carica di naïveté. Almeno fino al momento in cui la incontriamo. Perché Graziella ha deciso di rivoluzionare la sua storia, di darle quel tono di drammaticità e unicità cui lei, come ogni essere sensibile, sa di non poter rinunciare. Come già per Sale e tabacchi. Zie e piccioni. Due atti unici di Aldo Nicolaj, Ivaldi darà vita a un one woman show che sicuramente non sarà privo di sorprese.

Ingresso euro 10,00, posto unico non numerato. Per informazioni e prenotazioni 3287122351.

In ottemperanza alle nuove disposizioni governative (DL n° 105 del 23 luglio 2021), dal 6 agosto 2021 l’accesso agli spettacoli aperti al pubblico (incluso il Festival Internazionale di Musica da Camera di Cervo) è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di: Certificazione verde Covid-19; oppure attestato di vaccinazione di almeno una dose somministrata da almeno due settimane; oppure risultato negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti; oppure certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 non anteriore a 6 mesi.

Il personale preposto, oltre alle certificazioni digitali o cartacee, chiederà anche l’esibizione di un documento di identità.

La certificazione non è richiesta per i bambini sotto i 12 anni e per i soggetti esentati con idonea certificazione medica.