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Costi dell’energia triplicati anche per Rivieracqua. È una mazzata, così come sta accadendo per moltissime altre aziende pubbliche e private, quella che in questi giorni sta subendo il gestore dell’acqua in provincia di Imperia.

Dagli oltre 8 milioni di euro del 2021 si passerebbe infatti a una cifra superiore ai 20. Costi che rischiano di destabilizzare fortemente le casse della società già di per sé, come noto, non in situazione rosea se pur in via di risanamento.

A confermare l’arrivo della bolletta milionaria il membro del Consiglio d’amministrazione Giacomo Chiappori che a Riviera Time spiega: “La società aveva trovato un suo equilibrio e stava finalmente iniziando a funzionare con la chiusura di tutti gli accordi con i creditori e la preparazione delle gare d’appalto per superare le continue rotture dei tubi. Nell’ultimo periodo abbiamo però avuto due nuovi, grossi problemi: la siccità e il caro bollette. Per il primo sono arrivati dei ristori, ma le falde acquifere dei paesi non si sono ancora riprese e stiamo continuando a pompare acqua – sottolinea. Nelle ultime ore si è aggiunto il dramma ancora peggiore del rincaro elettrico con un costo triplicato per la società rispetto all’anno scorso”.

Difficile ipotizzare ora delle possibili soluzioni: “Parliamo di un problema enorme che non possiamo risolvere con conseguenti aumenti sull’acqua – dice Chiappori. Cercheremo di dialogare con Enel trovando la soluzione per pagare intanto il prezzo dell’anno scorso, inserito in tutti i conteggi, e in qualche modo l’importante differenza in un secondo momento. Il guaio sarebbe se non trovassimo i fondi necessari. La situazione non è ancora critica, ma potrebbe diventare tale, speriamo in un ristoro importante da parte dello Stato perché ovviamente noi siamo elettrodipendenti”.