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Una tenue nube di fumo si alza ancora dall’edificio Marr in via Periane a Taggia. Sono passati tre giorni dall’incendio di sabato notte e l’area attorno al capannone è ancora pervasa dall’odore acre del rogo.

Il sindaco di Taggia Mario Conio commenta ai nostri microfoni l’accaduto: “È chiara la matrice dolosa di questo incendio, un fatto gravissimo, inaccettabile che le aziende del territorio debbano vivere sotto questa spada di Damocle, drammatico per gli effetti occupazionali di tanti lavoratori che non hanno più un luogo dove svolgere la loro attività”.

“Io ho la certezza dai tanti confronti avuti in questi giorni con la Prefettura che questo è un territorio che non viene lasciato a sé stesso, e ci tengo a dare un messaggio: non siamo abituati a certe logiche. Portiamo avanti un netto no dal comune in primis e dal tessuto commerciale, non nascondiamo la testa sotto la sabbia, dobbiamo dare tutti assieme un deciso no a certe logiche”.

Questo è un territorio libero e libero deve rimanere“.