Emmanuel Macron

E’ l’11 maggio la data spartiacque per i francesi secondo quanto annunciato dal presidente Macron questa sera alla nazione. L’isolamento durerà con le regole attuali sino a quella data dopodichè pian piano le cose cambieranno e la vita tornerà gradualmente ad una parvenza di normalità se la situazione pandemia lo permetterà.

L’11 maggio prenderà il via una nuova tappa, ha detto Macron, ma per uscire definitivamente da questo incubo ci vorranno ancora diversi mesi. Però dall’11 maggio riapriranno progressivamente gli asili, le scuole, i collegi. Le scuole superiori torneranno a funzionare anche se non fisicamente.

Dall’11 maggio il maggior numero possibile di dipendenti tornerà al lavoro nei settori dell’industria, del commercio, dei servizi ma con nuove regole. Questa seconda fase non riguarderà ancora ristoranti, bar, alberghi, teatri, cinema. I grandi eventi con assembramento di tante persone non potranno ancora svolgersi, almeno sino alla metà del prossimo mese di luglio.

La situazione sarà strettamente monitorata con l’obiettivo primario di garantire la salute a tutti i cittadini. I più anziani e i più deboli continueranno l’isolamento anche dopo l’11 maggio ma tuttì, ha proseguito Macron, si dovranno abituare a portare le mascherine quando usciranno di casa.

“Le forniremo ad ogni cittadino cui saranno necessarie – ha detto il presidente – e ce ne saranno per  tutti. Noi investiremo sempre più risorse nella ricerca. Sono  previsti altri aiuti per  i disoccupati, per le aziende costrette a stare ferme, per tutte le persone che hanno perso il lavoro o lo stanno perdendo. Chiediamo aiuto ulteriore alle banche e alle assicurazioni, ma anche ai comuni per uno sforzo supplementare verso le famiglie con bambini”. Un piano concreto sarà presentato dal Governo a metà di questa settimana.

Riguardo le cure, ogni opzione è valutata attentamente senza escludere nulla. Questa crisi è mondiale e con i nostri partner europei dobbiamo pianificare strategie comuni così come con le altre nazioni del mondo ma per adesso le nostre frontiere restano chiuse ai paesi non europei.