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La giornata di ieri ha confermato il trend in crescita del numero dei contagi nella regione PACA, compreso il dipartimento delle Alpi Marittime e anche il Principato di Monaco. Le cifre ufficiali indicano che lunedì 30 marzo sono state registrate nove vittime da Covid-19, nel Var e nelle Alpi Marittime, per un totale che ammonta a 38 decessi, equamente ripartiti tra le due regioni, dall’inizio della crisi sanitaria.

Alla fine di domenica scorsa erano meno di quaranta i pazienti ricoverati in rianimazione nella regione nizzarda, dieci in più rispetto al venerdì precedente, con un incremento percentuale quotidiano che rasenta il 20%. In vista del picco epidemiologico previsto a partire dalla fine di questa settimana, si stanno rinforzando i dispositivi di accoglienza con nuovi posti letto al punto che la Commissione Medica del CHU di Nizza dichiara di avere margini di sicurezza decisamente importanti prima di arrivare ad una saturazione.

Stesso discorso nell’ospedale Princesse Grace di Monaco. Anche se altri tre contagi sono stati ufficializzati nella serata di ieri per un totale che è salito a 49, i responsabili tranquillizzano sulle capacità di accoglienza di un numero anche importante di nuovi ricoverati. Due positivi in condizioni gravi sono nel reparto di rianimazione che conta un totale di 26 letti, altri dodici sono ricoverati, lasciando oltre il 50% dei posti letto disponibili, senza contare che almeno un’altra unità di crisi è pronta ad essere aperta in caso di bisogno. Anche il morale degli operatori sanitari resta alto, in questo drammatico frangente le forze si sono coese e l’arrivo di ben 100mila mascherine ha dato un’ulteriore iniezione di forza e fiducia a tutto il personale.

Gli ultimi dati confermano che il dipartimento delle Alpi Marittime resta il meno colpito di tutto il sud della Francia anche se il timore generale riguarda l’atteso picco dell’epidemia che nessuno può conoscere con certezza, né per i numeri né per il periodo.