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Nato in Russia nel luglio del 1866, Serge Voronoff, chirurgo e scienziato, fu una delle figure più emblematiche ed influenti degli anni ’20 e ’30.

In quel periodo faceva parte dell’élite che frequentava la Costa Azzurra e la Riviera dei Fiori. La sua villa, circondata da un grande giardino, si trova sulla strada di Grimaldi che porta al confine italo-francese.

Qui, sono ancora visibili le gabbie in acciaio che custodivano i famosi scimpanzé allevati da Voronoff.

Enzo Barnabà, scrittore della biografia ‘Il sogno dell’eterna giovinezza. Vita e misteri di Serge Voronoff’, racconta: “A partire dalla fine degli anni ’10 aveva iniziato a trapiantare dei testicoli di scimmia sull’uomo.”

Voronoff fu ossessionato dalla ricerca dell’eterna giovinezza durante tutto il corso della sua vita. Era convinto che impiantando il tessuto testicolare di primati, all’interno dello scroto dei suoi pazienti, sarebbe stato in grado di donare giovinezza e vigore.

Le scimmie arrivavano dall’Africa. Molte di queste morivano durante il viaggio. Da lì, la necessità di allevarle in Europa e di comprare la villa a Grimaldi.

Nei primi anni ’30 furono oltre 500 i pazienti che subirono il trattamento ringiovanente di Voronoff che, inizialmente, ricevette il plauso della comunità scientifica internazionale e una notorietà unica nel suo genere.

“Su di lui – spiega Barnabà – sono state scritte canzoni e barzellette. Il suo personaggio ha ispirato romanzi e tutti i media dell’epoca ne parlavano.”

Era talmente celebre che fu coniato il termine voronofizzare. “Un signore che si chiamava Benito Mussolini nel ’22 disse ‘Io voronofizzerò l’Italia’… la renderò grande.”

Questa fama, e l’oggetto delle sue ricerche, alimentarono misteri e leggende; tra queste, la diceria che furono i suoi trapianti a trasmettere e diffondere l’Aids dalla scimmia all’uomo.

Un’altra leggenda è quella dell’uomo-scimmia, un ibrido frutto dei suoi esperimenti che, ancora oggi, si aggirerebbe nei boschi di Grimaldi. Storia nata da un presunto avvistamento al quale alcuni media locali diedero risonanza.

“A Ventimiglia tutti erano convinti che si fosse autotrapiantato,” spiega Barnabà. “Questo perché aveva una moglie che aveva 50 anni meno di lui e si chiedevano come fosse possibile.”

Col passare degli anni, fu palese che i suoi trapianti non avevano alcun beneficio, se non un effetto placebo. La comunità dei medici lo escluse e lui morì nel 1951 lontano dalla gloria che conobbe nel periodo durante le due guerre.

La leggenda non si è però placata.

La villa di Grimaldi pare essere infestata dal fantasma di Serge Voronoff. Negli anni ’80, l’imprenditore, che trasformò la villa in un complesso di appartamenti, affermò di aver sentito Serge Voronoff gridare in russo di non vendere la sua reggia.